Quando non è solo l'abito a fare il monaco: le difficoltà del Milan sono anche questione di testa

Quando non è solo l'abito a fare il monaco: le difficoltà del Milan sono anche questione di testa MilanNews.it
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martedì 12 settembre 2017, 16:30Primo Piano
di Simone Nobilini

Avanti...coi detti, metafore ideali per un momento negativo da superare. Se per Lazio-Milan la massima ideale si è rivelata essere Tutti i nodi vengono al pettine, figlia di questioni di campo ancora tutte da chiarire e di interpreti non congeniali per un modulo ormai da modificare, L'abito non fa il monaco può essere la frase ideale per porre la massima attenzione in vista del prosieguo di una stagione in cui fallire l'obiettivo principale non dovrà essere ipotesi contemplabile: le prime gare stagionali, oltre alla necessità di cambiare vestito ed indossare un modulo da difesa a 3, hanno infatti lasciato trasparire un altro problema evidente, oltre le questioni tattiche e da superare anche grazie all'esperienza di chi, direttamente dalla sessione di mercato estiva, è sbarcato a Milanello per dare al gruppo rossonero tanta leadership in più.

DALLO SPRINT AL CALO - C'è un dato comune a fare da trait d'union tra buona parte delle gare disputate dal Milan di Montella in questo avvio d'annata: ad eccezione della trasferta di Craiova e dell'ultimo match dell'Olimpico contro la Lazio, in cui i primi 15' milanisti si sono rivelati comunque positivi, i rossoneri sono sempre partiti con le marce alte e con uno sprint deciso già dal fischio iniziale. Il più delle volte con gol: Bonaventura contro il Craiova, André Silva e Cutrone contro lo Shkendija, Kessie contro il Crotone e (ancora) Cutrone contro il Cagliari. Partenze brucianti, insomma, per tentare di mettere la strada del match in discesa, cancellate poi da una luce spenta inspiegabilmente nelle ultime due uscite stagionali: calo mentale e fisico preoccupante che rappresenta un problema di pari gravità oltre a quello tattico, risolvibile sì con qualche accorgimento ma (soprattutto) con l'atteggiamento giusto sul terreno di gioco. E per tutti i 90'.

PALLA AI LEADER - La responsabilità (e non da oggi) non può così che passare anche dal carattere di elementi come Leonardo Bonucci e Lucas Biglia, non casualmente capitano e vice capitano rossoneri proprio in occasione della gara di Roma. Personalità che i due acquisti più importanti (anche per ruolo) dell'intera campagna acquisti made in Fassone e Mirabelli dovranno, necessariamente, far pesare in campo, richiamando la squadra (come già successo ieri) all'ordine e alla compattezza in plausibili e possibili momenti di difficoltà, evitando tracolli pari a quello testimoniato con la Lazio. Scivoloni che, d'ora in poi, non dovranno più ripetersi, al pari di blackout deleteri a gara in corso: continuità di prestazione che il Milan dovrà dimostrare di avere il più in fretta possibile, già a partire da dopodomani. Per una questione di testa ancor prima che tattica.