Repubblica - Niang: “Mi sento un leader e posso diventare un campione. Il progetto giovani funziona, non se ne andrà nessuno. Sulla Champions…”

Repubblica - Niang: “Mi sento un leader e posso diventare un campione. Il progetto giovani funziona, non se ne andrà nessuno. Sulla Champions…”MilanNews.it
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giovedì 20 ottobre 2016, 09:59Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Sembrava destinato a salutare il Milan in estate e invece ora è un titolare inamovibile della squadra di Montella. Stiamo parlando di M’Baye Niang, il quale, intervistato da Repubblica, ha parlato così del suo momento: “Le statistiche sulla mia efficacia mi fanno piacere. Non mi sento insostituibile, ma un leader sì. Posso diventare un campione, lavorando duro. Questo Milan vuole dimostrare di essere di nuovo quello che abitava in Champions League. Vicino al Leicester a gennaio? Arrivavo da un lungo infortunio, nella mia testa c’era solo il derby contro l’Inter. Ho fatto bene, direi: 3-0, con un gol mio”.

PROGETTO GIOVANI - La nuova politica del Milan è quella di puntare sui giovani, ma molti di questi sono già finiti nel mirino di alcuni grandi club europei. L’attaccante francese, però ha assicurato: “Non se ne andrà nessuno. Ci mancavano le certezze, ci mancava di sentirci il Milan: ora abbiamo identità tattica, gruppo unito, solidità difensiva. Io ho già rifiutato offerte importanti e a maggior ragione direi di no oggi. Il progetto fondato sui giovani funziona. In Italia c’è meno paura, anche se alcuni club preferiscono ancora gente più esperta. Noi siamo il mix giusto. I campioni che vincono da soli le partite deresponsabilizzano un po’ gli altri: se ti affidi al gruppo, sei meno vulnerabile, puoi andare lontano. I presupposti ci sono: 7 Under 24 prontissimi. Io avverto la responsabilità: con De Sciglio sono il più esperto. Non mi sento più un giovane. Ho quasi 22 anni e faccio il professionista da quando ne avevo 16. Noi due dobbiamo essere di esempio ai ragazzi veri, come Donnarumma e Locatelli”.

OBIETTIVO E FUTURO - In merito all’obiettivo stagionale del Milan, Niang ha spiegato: “Scudetto? Troppo presto. Champions? Nessuno ci immaginava secondi. Se restiamo umili, tutto è possibile: le sorprese ci sono sempre. La Juventus è una svolta: non è imbattibile, l’ha dimostrato l’Inter. E noi dobbiamo tornare in Europa”. Su un suo possibile futuro al Psg, il francese ha rivelato: “Un giorno, perché no. Ho indossato il numero 78 del mio dipartimento, Yvelines, ma ora mi tengo stretto il Milan e l’11, come al Genoa: vorrei diventare il capitano. Ogni volta che torno a Les Mureaux, dai miei amici, capisco che rappresento un modello. Le cazzate mi hanno fatto crescere. La mia carriera dimostra che lo sport serve a non prendere la strada sbagliata. Non tutti diventano campioni, ma è giusto che tutti ci provino”.