Sacralità e giusta valutazione. La cessione del Milan resta ancora lontana

Sacralità e giusta valutazione. La cessione del Milan resta ancora lontanaMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 25 aprile 2014, 10:00Primo Piano
di Matteo Bursi

Ci sono questioni di portafoglio e questioni di cuore. Questioni di giuste valutazioni e questioni di sacralità affettive. La cessione di un pacchetto azionario di minoranza o maggioranza delle quote dell'Associazione Calcio Milan resta d'attualità, la formula però è ancora tutta da trovare. Lo confermano le parole del presidente del Milan Silvio Berlusconi a Porta a Porta, su Rai Uno. "Il Milan non si vende e vale ben più di 500 milioni di euro, non lo vendo neanche per 510 milioni - ha detto il presidente Berlusconi -, che poi ha aggiunto: E poi non scherziamo sulle cose sacre".

Gli interessamenti per il Milan ci sono stati e ci sono tuttora, una vera e propria trattativa in stato avanzato ancora non c'è. Il magnate di Singapore Lim resta tra i papabili, il cinese Zong al momento sembrerebbe più defilato. Gli abboccamenti di Barbara con l'imprenditoria araba, tra Emirati e Qatar, un'altra pista percorribile, ma servirà tempo e soprattutto una oggettiva e condivisa valutazione del club. Tra sacralità e economia spiccia, il Milan resta ancora tutto in mano a Berlusconi. Per un po'.