Seedorf e il netto miglioramento del Milan: l'olandese è in bilico ma i dati parlano per lui

Seedorf e il netto miglioramento del Milan: l'olandese è in bilico ma i dati parlano per lui
martedì 22 aprile 2014, 14:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Con il successo sul Livorno, il Milan di Clarence Seedorf ha ottenuto la sua quinta vittoria consecutiva: un traguardo che in casa rossonera mancava da aprile/maggio del 2011, quando l'undici di Allegri infilò cinque successi tra Milan-Inter e Milan-Bologna. Dall'arrivo del tecnico olandese sulla panchina rossonera, la squadra ha totalizzato 29 punti su 45 disponibili, una media non propriamente da buttare, vista la situazione di classifica del girone d'andata (22 punti in 19 partite). A questo andrebbe aggiunto anche il dato sui gol subiti: 14 in 15 gare, contro i 24 concessi nelle prime 15 giornate di campionato. Osservando solamente queste statistiche, verrebbe naturale pensare ad una naturale conferma di Seedorf, riuscito a ricucire un distacco che sembrava incolmabile e portare il Milan a ridosso della zona Europa League. Eppure non è così, difficile da capire, ai limiti del paradosso.

UN TECNICO IN BILICO - Se Seedorf è in bilico, di certo non lo deve ai risultati. Al suo arrivo a Milanello nessuno gli aveva posto obiettivi di sorta, tanto che non si parlava apertamente di piazzamenti Champions o Europa League. L'unico compito era dare uno slancio alla stagione, per poi preparare la successiva, partendo dalle idee tattiche e l'utilizzo dei vari calciatori. Nel cammino è stato commesso qualche errore, qualche altra partita poteva essere vinta, ma il bilancio sportivo non può non essere soddisfacente. I problemi dunque dove sono? Rapporti conflittuali con parte dello spogliatoio? Difficoltà filosofiche con dirigenza e società? Elementi che parzialmente cozzano con la situazione attuale, dato che, essendo il calcio uno sport di squadra, uno spogliatoio diviso difficilmente inanellerebbe cinque vittorie consecutive.

UN CAMPIONATO DA CONCLUDERE - L'ostinazione di Clarence è ben nota e, nonostante gli spifferi, l'olandese difficilmente mollerà il timone senza lottare. Seedorf cercherà di portare il Milan in Europa, concludendo una cavalcata che sembrava quasi utopica fino a qualche settimana fa. Sia che ci riuscirà, sia che non ci riuscirà, nessuno potrà imputargli di non aver dato il massimo per il bene sportivo del Milan. Sarà quindi molto complicato trovare delle motivazioni per un suo eventuale allontanamento, tenendo conto che, uno dopo l'altro, i tifosi si stanno mobilitando per supportare un campione ed uomo da sempre stimato.