Senza Monto non è Milan: si tenta il recupero. E intanto è partita l'operazione qualità

Senza Monto non è Milan: si tenta il recupero. E intanto è partita l'operazione qualitàMilanNews.it
© foto di Federico De Luca
giovedì 16 maggio 2013, 12:00Primo Piano
di Riccardo Casali

Gran parte delle speranze di rivedere in campo Riccardo Montolivo nella gara decisiva di Siena passa dalla giornata odierna. Oggi, infatti, a Milanello sembra poter essere il giorno nel quale verificare effettivamente se ci sono o meno le condizioni per pensare di convocare il centrocampista azzurra. Il playmaker rossonero si era procurato in allenamento (il 2 maggio scorso) una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra. In questo genere di infortuni la prognosi classica è di tre settimane: il Monto e tutto lo staff del Milan, invece, proverà fino all’ultimo il miracolo di metterlo in campo, ovviamente senza correre alcun rischio di ricadute, nella partita del Franchi. Poche storie: senza il suo cervello del centrocampo, il Milan soffre. E tanto. La prova del nove è sotto gli occhi di tutti: senza andare troppo indietro nel tempo e prendendo in considerazione le ultime tre partite giocate senza Monto (Torino-Pescara-Roma), i rossoneri hanno faticato parecchio in fase di costruzione (a parte la rotonda vittoria contro il già retrocesso Pescara).

Tolto il 28enne alla mediana rossonera il gioco della formazione di Allegri non sboccia, a tratti i suoi compagni di reparto danno l’impressione di improvvisare. Come un’orchestra senza il suo direttore che palesa i suoi problemi di impostazione della manovra. Forse più del dovuto. Il motivo è chiaro e al tempo stesso lampante: mancanza di piedi buoni alternativi al regista di Caravaggio nella mediana rossonera. Alla scarsa qualità presente nel centrocampo milanista si possono forse collegare le manovre di mercato dei dirigenti rossoneri: il sempre più vicino acquisto di Andrea Poli, metronomo blucerchiato, va in questa direzione. La strada da percorrere pare tracciata: per rendere ancora più incisive e decisive le sue bocche di fuoco, la squadra rossonera deve iniettare qualità nel reparto di mezzo.