Senza Monto non so stare: le alternative tattiche al Caravaggio

Senza Monto non so stare: le alternative tattiche al CaravaggioMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 13 febbraio 2013, 08:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Nella speranza che Riccardo Montolivo possa essere disponibile da qui alla fine della stagione, a Milanello urgono alternative tattiche per ovviare ad eventuali e future assenze del nativo di Caravaggio. La gara di Cagliari ha messo in luce un difetto strutturale della mediana rossonera che, incapace di far ripartire velocemente l'azione, permette agli avversari di riposizionarsi e chiudere ogni spazio agli avanti milanisti. La prova di Massimo Ambrosini, autentico leader della squadra, non è stata certamente la migliore disputata con la maglia del Milan: il capitano non ha brillato nella gestione del pallone, anche per mancanza di palleggiatori adiacenti, prediligendo spesso pericolose avanzate arrembanti (vedi il contropiede conclusosi con Ibarbo che ha calciato alto sopra la traversa). Il pesarese, recuperata la condizione, può essere un ottimo elemento davanti alla difesa, ma necessiterebbe al suo fianco di un compagno che possa costruire o quantomeno facilitare la manovra rossonera. Nella prima parte di stagione, quando come vertici bassi si alternavano proprio de Jong e Ambro, la sfera veniva frequentemente recapitata sui piedi di Montolivo, il quale la smistava da una posizione più defilata.

Nella sfida sarda, in cui il gioco rossonero ha latitato in maniera evidente, è mancato proprio questo tema tattico: né Muntari né Flamini, bravi incursori ma non proprio fini architetti, hanno potuto ovviare all'assenza dell'ex viola. La gara di domenica, raddrizzata dal rigore trasformato da Balotelli, dovrà servire per interpretare meglio ulteriori analoghe situazioni. L'inserimento di Boateng, in mancanza del numero 18, potrebbe agevolare leggermente la manovra, sebbene il ghanese non sia un impostatore nato. L'alternativa più succosa sarebbe il cambio di modulo e il ritorno momentaneo al 4-2-3-1 con l'inserimento di Bojan Krkic. Il catalano avrebbe il compito di ricevere il pallone, gestirlo e servirlo agli attaccanti, togliendo una buona quantità di castagne dal fuoco ai due mediani.