Tanti ballottaggi e una certezza: attacco che funziona non si cambia

Tanti ballottaggi e una certezza: attacco che funziona non si cambiaMilanNews.it
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sabato 25 ottobre 2014, 12:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

L’allenamento di rifinitura, così come la conferenza stampa di Filippo Inzaghi, ci diranno qualcosa in più sulla formazione titolare che scenderà in campo contro la Fiorentina. La sensazione, però, è che per sciogliere definitivamente ogni dubbio, bisognerà aspettare fino a domani. Il tecnico rossonero, infatti, non ha ancora deciso l’undici di partenza e sono i ballottaggi a tenere banco in questa giornata di vigilia, praticamente in ogni reparto (o quasi).

JACK O POLI - A cominciare dalla porta, dove Christian Abbiati, dopo l’ottima prova del Bentegodi, sembra in vantaggio su Diego Lopez. Possibili movimenti in difesa, con Cristian Zapata che scalpita, dopo le recenti panchine. A far coppia con il confermatissimo Alex, però, dovrebbe essere ancora Adil Rami. Per il resto, tutto scritto, con Mattia De Sciglio e Ignazio Abate a completare il quartetto arretrato. Piccola incertezza in mediana. Nigel De Jong, al rientro dalla squalifica, tornerà in cabina di regia. Restano due posti: Sulley Muntari dovrebbe partire dal primo minuto, mentre Andrea Poli (favorito) se la giocherà fino all’ultimo con Giacomo Bonaventura.

STESSO TRIO - Confermato, invece, il tridente offensivo che tanto bene ha fatto a Verona. Stephan El Shaarawy a sinistra, Fernando Torres al centro e Keisuke Honda a destra. Il Faraone e il Niño sono alla ricerca di gol pesanti, mentre il giapponese viaggia a vele spiegate, con sei reti nelle prime sette gara. Jeremy Menez, dunque, partirà inizialmente dalla panchina, pronto a dare il suo contributo a partita in corso. Perché - sottolinea La Gazzetta dello Sport - attacco che funziona non si cambia.