Titolari in Coppa Italia, l'inversione di Rino. Duplice obiettivo: creare un nucleo ed alzare il trofeo

Titolari in Coppa Italia, l'inversione di Rino. Duplice obiettivo: creare un nucleo ed alzare il trofeoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 13 dicembre 2017, 17:00Primo Piano
di Daniele Castagna

La TIM Cup non è (più) un paese per riserve, parafrasando calcisticamente il successo letterario prima e cinematografico poi di Cormac McCarthy. Seconde linee che, per esempio, hanno colmato la formazione dell'Inter contro il Pordenone, in una notte da impresa quasi sfiorata per i Ramarri. Gennaro Gattuso, a differenza del collega Spalletti, non farà cambi, confermando in larga parte la formazione vista in campo contro il Bologna. Un'inversione di tendenza, rispetto alla tradizione del calcio nostrano, dettata principalmente da due motivi forti: la necessità di creare un nucleo solido, la base sulla quale lavorare fino a maggio, e l'importanza primaria della tanto bistrattata TIM Cup.

La creazione di un gruppo è stata il punto focale della prima conferenza stampa di Rino. E quale modo migliore per riuscirci di riproporre gli stessi uomini? Eccezion fatta per un paio di pedine, la spina dorsale rossonera contro i Felsinei dovrebbe essere riconfermata anche questa sera. A partire dal portiere, nonostante il tormentone, confermato tra i pali: davanti a Donnarumma, il capitano Bonucci migliorerà l'affinità di reparto con Romagnoli per quella che, potenzialmente, potrebbe trasformarsi nella coppia centrale titolare dopo infiniti cambiamenti e tentativi montelliani. Centrocampo immutato poi, dove il trittico Kessie-Montolivo-Bonaventura sarà chiamato ad oliare ulteriormente i meccanismi visti contro Donadoni & co. Offensivamente parlando, riposa Kalinic per lasciare chance importanti ai ragazzi Cutrone-Silva, guidati dal sapiente mancino di Suso. 

Detto della parte tecnica, c'è un progetto da seguire ed inseguire. Dopo la virata dalla Champions all'Europa League, il Diavolo ha 3 strade in fronte a sè per chiudere la stagione centrando l'obiettivo. Detto che la qualificazione alla massima competizione continentale è ancora matematicamente possibile, risulta però difficile prevedere un crollo delle velociste davanti permettendo un inatteso sorpasso rossonero. Si spalancano così le corsie dell'Europa League, con prima tappa contro il Ludogorets, e della TIM Cup che, certamente non sarà affascinante e remunerativa, ma permette di sollevare un trofeo ed assicurarsi un posto nella prossima Europa League. Battere l'Hellas sarebbe il primo passo verso la finale, eventualmente distante solo 3 (!) partite, Verona permettendo. Non il più impervio dei percorsi, in un ribaltone delle competizioni che potrebbe riportare la Coppa Italia a target primario.