Tuttosport - Milan, rivoluzione in tre mosse: stadio, nuovo socio e un ex interista in panchina. È una sterzata epocale
2015, anno epocale per il Milan berlusconiano. Non ci sono (purtroppo) trofei da festeggiare e ricordare, ma tutta una serie di avvenimenti che, di fatto, sta cambiando il corso della storia rossonera. Dall’approvazione del progetto stadio all’ingresso di un nuovo socio: come evidenzia stamane il quotidiano Tuttosport, tante novità tutte insieme non si erano mai registrate.
SAN SIRO E BEE - Insomma, un’autentica rivoluzione, a partire dalla decisione (sofferta ma inevitabile) di abbandonare San Siro. Il Milan avrà una casa tutta sua: il 7 luglio, Fondazione Fiera Milano ha dato l’ok ai rossoneri per la riqualificazione dell’area del Portello. Un successo personale di Barbara Berlusconi, che punta molto (e tutto) sulla realizzazione dell’impianto di famiglia. Poi c’è Mister Bee, l’uomo che potrebbe cambiare il destino del club. Da tempo Silvio Berlusconi invocava l’ingresso di un nuovo socio, fondamentale per reggere la concorrenza dei nuovi colossi del calcio, sopportati dai petroldollari.
L’EX INTERISTA - Infine, ecco Sinisa Mihajlovic. È una svolta tecnica, ma solo: il Milan ai milanisti è un dogma ormai superato. Berlusconi e Galliani hanno scelto il tecnico serbo per la sua mentalità. È il professionista giusto al posto giusto, l’allenatore in grado di scuotere una squadra non sempre impeccabile. In attesa che la scommessa paghi, Mihajlovic ha portato entusiasmo (e regole) a Milanello.
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