Un mercato sfruttato al massimo: la pazienza di Montella ha fatto la differenza

Un mercato sfruttato al massimo: la pazienza di Montella ha fatto la differenzaMilanNews.it
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venerdì 24 febbraio 2017, 18:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

L'ultima campagna di rafforzamento estiva è stata tutt'altro che faraonica, per ragioni chiare ed evidenti, legate al passaggio di proprietà, al mercato condiviso e al budget ridotto all'osso. La dirigenza rossonera si è dovuta arrangiare in più maniere, spesso costretta a rinunciare agli obiettivi iniziali a causa di mancate cessioni o rifiuti più o meno eccellenti. Fatto sta che, in questa situazione, a Milanello sono arrivati sei giocatori: Vangioni, Lapadula, Gomez, Sosa, Pasalic e Mati Fernandez.

DALLA PANCHINA AL CAMPO - Nei primi mesi della stagione, un po' per ragioni fisiche e un po' per scelte tecniche, Vincenzo Montella non ha quasi mai utilizzato i sopracitati, limitati a sporadiche apparizioni. Basandosi su quanto accaduto negli anni passati ai nuovi acquisti "dimenticati", l'ambiente era ormai rassegnato nell'ipotizzare destini da comparse per i vari Lapadula e Pasalic. E' stato lo stesso tecnico campano, tuttavia, ad invertire questa tendenza, riuscendo, mano a mano che proseguiva la stagione, a dare spazio e soprattutto importanza ai giocatori approdati in rossonero.

L'IMPORTANZA CRESCENTE - Il caso ecletante è sicuramente quello di Mario Pasalic, il quale è diventato sostanzialmente titolare a partire da metà novembre, risultando il quarto centrocampista più impiegato da Montella finora (1.206 minuti complessivi), ma non è l'unico caso. Molti pensavano che Lapadula fosse inadeguato alla Serie A, ma l'ex Pescara si è guadagnato il posto e ha realizzato quattro reti, risultando decisivo in tre vittorie del Milan (nove punti in totale). Anche Sosa, inizialmente relegato ad un ruolo da comprimario, ha studiato da regista e, quando l'allenatore rossonero ne ha avuto bisogno, ha saputo offrire il suo contributo. Con il Milan "orfano" di Bonaventura, le qualità dell'argentino sono diventate importanti: non è un caso che l'ex Besiktas abbia giocato stabilmente dal primo minuto nelle ultime settimane. Anche Gomez e Vangioni si sono rivelati essenziali in una fase della stagione dove la retroguardia è stata pressoché ridotta all'osso. Il plauso, oltre ai singoli, va dato a Montella che ha saputo tenere viva l'attenzione e lo spirito di tutti, anche di coloro che giocavano meno o quasi mai.