Un mese per capire le ambizioni di questo Milan: oltre ai risultati serve un altro atteggiamento

Un mese per capire le ambizioni di questo Milan: oltre ai risultati serve un altro atteggiamentoMilanNews.it
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martedì 25 novembre 2014, 21:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

In molti erano consapevoli che questa stagione sarebbe stata dura, difficile, orientata verso un complicato ma comunque possibile ritorno in Europa. Già da agosto è passato troppe volte il messaggio che questa squadra potesse battagliare per il terzo posto (addirittura si parlò di lotta scudetto prima di Milan-Juventus), alimentando voli pindarici che non hanno certamente aiutato la compagine rossonera. I rossoneri hanno avuto tre occasioni (Juventus, Fiorentina e Inter), tutte in casa, per provare a dare una svolta alla stagione, ma per un motivo o per l'altro non sono mai riusciti a centrare la vittoria. Inevitabile che la scintilla della tifoseria non sia divampata, complice anche un gioco a tratti troppo rinunciatario e le tante rimonte subite.

CAMBIO DI ATTEGGIAMENTO - La classifica, pur non essendo straordinaria, lascia aperta ogni possibile lotta europea per il Milan, ma il problema vero non è il numero dei punti incamerati. Quello che convince meno è il gioco, o meglio, il tipo di strategia che i rossoneri utilizzano con maggior costanza. Aspettare e ripartire in contropiede è un ottimo stratagemma per colpire gli avversari (vedi derby), ma deve essere comunque accompagnato da un pressing decisamente più continuo. Per larghi tratti della gara il Milan tende ad abbassarsi troppo, aspettando passivamente l'avversario: situazione che può ovviamente manifestarsi, ma che non deve perdurare per lunghi tratti di gara. Esplicativo è stato il commento di Mexes nel postpartita, decisamente contrariato per l'atteggiamento mostrato dalla squadra nel secondo tempo.

QUATTRO GARE PER CAPIRE - Se fino a questo momento il Milan ha vissuto di rendita grazie agli ottimi risultati in avvio, ora diventa inevitabile tornare alla vittoria, altrimenti la classifica rischierebbe di diventare problematica. Udinese, Genoa, Napoli e Roma saranno le avversarie dei rossoneri da qui a Natale: un quartetto certamente ostico e probante. A fine dicembre ci faremo tutti un'idea più precisa su questa squadra, sia in termini di obiettivi che di valori assoluti. Tra un mese si potrà forse parlare di obiettivi, cercando di capire se il terzo posto invocato dalla società si rivelerà realistico, oppure bisognerà sgomitare tra il filo spinato per un posto in Europa League.