Un nome che aleggia e un regalo da farsi: tutti vogliono Ibra

Un nome che aleggia e un regalo da farsi: tutti vogliono IbraMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 3 luglio 2015, 20:31Primo Piano
di Pietro Mazzara

Tutti vogliono Zlatan Ibrahimovic. Probabilmente non c’era bisogno delle parole di Berlusconi e dei cori dei tifosi per far capire alla società come l’attaccante svedese sia ancora uno dei giocatori più amati da parte del popolo milanista, ma l’ennesima manifestazione d’affetto nei suoi confronti ha cementificato quella che era una certezza. Se non fosse stato per molti fattori, Ibra, nell’estate del 2012, non avrebbe mai lasciato il Milan e avrebbe finalmente giocato con la maglia numero 10 che tanto aveva desiderato d’indossare, ma che in quel periodo era di proprietà esclusiva di Clarence Seedorf. Oggi, dopo tre anni dal suo addio e a cinque anni dal suo sbarco sul pianeta rossonero, si parla in maniera costante e insistente di un suo possibile ritorno a Milanello e nessuno, da via Aldo Rossi a Carnago, smette di pensare a questa ipotesi che sarebbe la vera e propria deflagrazione (positiva) del mercato milanista.

ATTACCO ATOMICO – Ibrahimovic insieme a Luiz Adriano e Bacca, come tridente, potrebbe far vacillare anche i muri più solidi, questo è fuori discussione. Nel corso degli ultimi anni, Zlatan ha modificato il suo stile di gioco e pur rimanendo un eccellente finalizzatore, ha spesso arretrato il suo raggio d’azione per essere più a contatto con il pallone. Non è un caso, dunque, se in molti iniziano ad ipotizzare ad un Milan con Bacca e Adriano punte e Ibra alle loro spalle, libero di fare ciò che vuole in campo. Lui, insieme ai due sudamericani, potrebbe davvero comporre un attacco devastante, imprevedibile e molto prolifico, almeno sulla carta. Ma per capire se il suo ritorno sarà possibile, ci sarà bisogno di aspettare ancora qualche settimana e, chissà, qualche colpo da parte del PSG.

SCADENZA E VOGLIA – Nel vertice avuto a Doha con Nasser Al Khelaifi prima e con lo sceicco Al Thani, Ibra ha ribadito la sua volontà di voler andare via da Parigi. I petrolieri arabi hanno cercato di capire se fosse un problema di soldi o meno. Ma così non è. Zlatan non gioca mai in un club nel quale non vuole giocare e, ad oggi, lui nel PSG non ci vuole più giocare. In più, non si è mai verificato che Ibrahimovic iniziasse una nuova stagione con il contratto in scadenza, altro segnale da non sottovalutare. Gli attacchi ricevuti da France Football non hanno fatto altro che aumentare la sua volontà di cambiare aria, tanto è vero che nella famosa telefonata intercorsa con Galliani a fine maggio, lo svedese ha ammesso la sua volontà di tornare al Milan. Adesso che l’UEFA ha tolto le briglie al mercato del PSG, ecco che Ibra è più facilmente collocabile. Il Milan spera che lui ottenga la risoluzione dai parigini, ma le parole di Silvio Berlusconi hanno lasciato un segno: “Ibra? Se torna, ce lo prendiamo. Sarebbe un regalo anche per me”. Messaggio ricevuto, la 10 del Milan attende il suo vecchio/nuovo padrone.