Un predestinato di nome Cristante: ma davvero non c'era spazio per lui prima?

Un predestinato di nome Cristante: ma davvero non c'era spazio per lui prima?MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 7 gennaio 2014, 15:00Primo Piano
di Riccardo Casali

Predestinato, alias Bryan Cristante. Alla prima occasione fornita, il ragazzo non delude, anzi calamita complimenti abbondanti e applausi scroscianti. Allegri decide, dopo averlo tenuto a lungo in naftalina e complice l’infortunio di Montolivo, di schierare il numero 24 rossonero da titolare per la prima della nuova stagione. Risultato? Quello che molti avevano previsto: il ragazzo ha mostrato qualità, personalità, calma, saggezza tattica, lucidità e tanto altro ancora. Doti non comuni per un giovane all’esordio da titolare nella scala del calcio e in una situazione critica come quella della squadra rossonera. E invece Bryan si è sostituito al Montolivo brillante della scorsa stagione e ha organizzato il gioco come se fosse abituato a dirigere le operazioni di centrocampo e non un 18enne alla prima gara dall’inizio: aperture, verticalizzazioni, tiri in porta (la traversa di Consigli ne è testimone…), dribbling, chiusure.

Il tutto sempre giocando a testa alta e soprattutto, forse la qualità che ha maggiormente stupito, con la calma olimpica tipica dei veterani. Calma a 360°, basta vedere l’azione del gol di Cristante: controllo perfetto, tiro chirurgico che tocca il palo e s’insacca in fondo alla rete. Qualsiasi ragazzo di 18 anni, all’esordio da titolare a San Siro con la maglia del Milan, che riesce a trovare il primo gol in carriera si sarebbe lasciato andare a un’esultanza sfrenata. E invece Bryan no, si è limitato a sorridere e abbracciare Kakà, che adesso ha il compito di guidarlo verso il difficile percorso della consacrazione ad alti livelli. Perché una cosa a oggi ci sembra sicura: anche se le strade del mercato sono ricche di insidie, Bryan Cristante non verrà ceduto in prestito, tanto più ora che la trattativa per Nainggolan è sfumata del tutto. Infine riproponiamo una domanda che avevamo posto in un primo piano del 14 dicembre scorso e che ci sembra quanto mai attuale: davvero nel Milan di questa stagione, e vista la poca qualità nel reparto di mezzo, non si potevano concedere più minuti a Bryan?