Un regista intelligente per una mediana da ricostruire: Valdifiori-Milan tra apprezzamenti e non solo

Una semplice ammirazione o anche qualcosa di più? Nei giorni antecedenti a Milan-Empoli, Adriano Galliani si è esposto, tessendo pubblicamente le lodi a Mirko Valdifiori, eccellente regista dell'Empoli di Sarri. L'apprezzamento non può che essere cresciuto dopo la gara di San Siro, considerando la grande prestazione disputata dal ravennate alla prima assoluta nella "Scala del Calcio". Da lì in poi si sono susseguite voci ed indiscrezioni, alimentate anche dal fatto che, la prossima estate, il club rossonero dovrà rivedere il suo reparto intermedio almeno per metà.

OPERAZIONE INTELLIGENTE - Il fatto di essere esploso tardi - Valdifiori compirà ventinove anni ad aprile -  non deve essere un deterrente per una eventuale acquisizione. Il nativo di Russi ha dimostrato qualità che molti centrocampisti del nostro campionato si sognano, tra l'altro da esordiente assoluto nella massima serie. Il Milan ha bisogno di fosforo per la sua mediana e non dispone di grandi disponibilità economiche: perché quindi non andare su Valdifiori, il cui costo potrebbe essere mitigato dall'inserimento di uno tra Saponara e Verdi, piuttosto che puntare sull'ennesima scommessa in prestito proveniente dall'estero?

RUOLO VACANTE - La possibile partenza di de Jong, che si unisce a quelle sicure di Essien e van Ginkel, creerebbe una vera e propria voragine numerica nel centrocampo rossonero. La sensazione, a giudicare dai nomi accostati (oltre Valdifiori c'è anche Baselli), è che il Milan voglia cambiare finalmente faccia in questo reparto: meno giocatori unicamente muscolari, più giocatori tecnici. Il numero 6 dell'Empoli corrisponde all'identikit e, parlando prettamente di campo, potrebbe giocare tranquillamente a fianco di Montolivo. Non si avrebbe un giocatore dal palmares sfavillante, ma visti gli ultimi precedenti, siamo così sicuri che sia un aspetto negativo?