Un turnover necessario ma reso difficile da alcuni fattori: ecco quali
Tra i motivi che possono dare un significato alla sconfitta del Milan contro il Genoa c’è certamente quello relativo alla composizione della rosa a disposizione di Vincenzo Montella. Non era una squadra di fenomeni dopo la vittoria con la Juventus e non è diventata un’accozzaglia di brocchi dopo il 3-0 rimediato al Ferraris. Ma è evidente che l’equilibrio che Montella è stato bravo a trovare con i suoi titolarissimi e i risultati positivi, hanno comunque contribuito a mascherare quei difetti strutturali e qualitativi che questa squadra presenta, soprattutto alla luce degli infortuni che hanno colpito due reparti, come quello dei terzini e delle mezz’ali di centrocampo, che in sembravano in overbooking.
ASSENZE E ADATTAMENTI - Sembra piuttosto evidente come sulla catena di destra l’adattamento di Poli nel ruolo di terzino non sia stato un esperimento riuscito. Andrea è una mezz’ala e ci ha messo tutto il cuore possibile per andare incontro alle esigenze di un compagno, nella fattispecie Abate, che aveva bisogno di tirare il fiato. Ma è altresì difficile credere che questo esperimento si sarebbe fatto con un Calabria o Antonelli a disposizione. Anche in mezzo al campo, tra giocatori ancora non pronti a pieno e altri che fanno fatica, le assenze di Bertolacci e Mati Fernandez, per adattabilità al gioco di Montella, sono comunque importanti perché Sosa non ha reso per come ci si aspettava e perché Pasalic, fino ad oggi, non è mai stato utilizzato.
DOVE INTERVENIRE - Gennaio è ancora lontano, è vero e fino alla riapertura del mercato, Montella dovrà andare avanti con gli uomini a sua disposizione. Ma cosa serve a questa squadra? Se si prende in considerazione la rosa attuale, le esigenze maggiori che questa squadra ha riguardano un centrocampista centrale e un esterno d’attacco. Perché diciamo questo? Perché ad oggi, a Milanello, si prega che a Locatelli non venga nemmeno un raffreddore e che Niang e Suso stiano sempre bene. Ad oggi, Manuel non ha una vera alternativa mentre per eventualmente far rifiatare Niang, c’è bisogno di alzare Bonaventura nei tre davanti e Honda ha dimostrato di non essere all’altezza di Suso.
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