Una blindatura dovuta per un patrimonio a 360°, ma parte del merito va ad un ex

Una blindatura dovuta per un patrimonio a 360°, ma parte del merito va ad un exMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 31 maggio 2016, 20:01Primo Piano
di Matteo Calcagni

"Donnarumma non lo vendo nemmeno per 80 milioni, è incedibile". Così ha dichiarato Silvio Berlusconi a Telelombardia, stroncando, almeno a parole, i possibili rumour o approcci nei confronti del giovanissimo portiere rossonero. Nell'ennesima stagione fallimentare da tre anni a questa parte, Donnarumma è stato praticamente l'unico spiraglio di luce presente e futura: quello che era un patrimonio potenziale è diventato una realtà, un giocatore vero che a soli sedici anni si è preso la porta rossonera, vincendo lo scetticismo e riuscendo a confermarsi domenica dopo domenica.

IL MERITO DI SINISA - Se gran parte dei meriti vanno al ragazzo, resta innegabile che una fetta degli incensamenti vada a Mihajlovic, capace di "panchinare" un mostro sacro come Diego Lopez per far spazio ad un ragazzino, per quanto bravissimo come Gianluigi: una mossa coraggiosissima quella del serbo che, lo scorso ottobre, era stata accompagnata da borbottii e facce strane. Sinisa ha rischiato ma ha vinto la scommessa, riscossa però completamente dal Milan, visto quanto accaduto con il serbo nei mesi successivi.

LA CERTEZZA DONNARUMMA - Ora Donnarumma rappresenta una certezza tecnica ed economica per il club rossonero, attualmente nel vivo di un ventilatissimo rinnovamento societario. A prescindere da cosa accadrà in termini di cessione, è evidente che il giovane portiere sarà, a prescindere, un punto fermo del prossimo Milan. La frase di Berlusconi, per quanto dovuta, è comunque significativa nel quantificare la stima e la fiducia che il Diavolo ripone nel nativo di Castellammare di Stabia. Il "numero 1" di oggi e il "numero 1" di domani si trova già posizionato nella rosa rossonera: non basterà per sognare un futuro più roseo, ma è comunque un punto di partenza lodevole.