Una pesante investitura per responsabilizzare due nuovi acquisti: il diktat del mister è la cattiveria in fase realizzativa

Una pesante investitura per responsabilizzare due nuovi acquisti: il diktat del mister è la cattiveria in fase realizzativaMilanNews.it
domenica 19 marzo 2017, 22:01Primo Piano
di Thomas Rolfi

Oltre a Mati Fernandez, tra i migliori di ieri sera per i rossoneri ci sono due giocatori arrivati nel mercato invernale con la formula del prestito secco a fronte di un corrispettivo di circa un milione di euro sommando entrambi gli acquisti: Gerard Deulofeu e Lucas Ocampos. Se il primo, ad eccezione dei primi minuti di Udinese-Milan, ha da subito impressionato per qualità tecniche e sacrificio per la squadra, il secondo è partito con il freno a mano un po' più tirato inizialmente, seppur dimostrando una continua crescita di partita in partita.

COMPITO ARDUO - Non era semplice sostituire i due trascinatori della prima parte del Milan come Suso e Bonaventura, eppure i due giovani calciatori (classe 1994 entrambi) stanno facendo pesare il meno possibile due assenze così importanti. Nella partita contro il Genoa, Deulofeu è stato un pericolo costante per la retroguardia di Mandorlini, con il tecnico ravennate che è stato costretto al raddoppio sistematico sullo spagnolo, che sgusciava da tutte le parti. Lucas Ocampos, invece, ha disputato la miglior partita da quando è al Milan, risultando una continua spina nel fianco per la linea difensiva rossoblù grazie al suo fisico unito a una qualità di tocco palla non indifferente. 

IL DIKTAT CON INVESTITURA DEL TECNICO - Vincenzo Montella ieri nel post-partita ha parlato molto bene di Deulofeu e Ocampos spiegando, però, in cosa dovrebbero migliorare, a suo avviso, per poter fare il salto di qualità: "Serve esperienza, tempo e menalità. Serve un po' di rabbia in più sotto porta, pensare come fare a segnare nell'allenamento successivo. Deve scattarti qualcosa nella testa, perchè è evidente che le qualità le hanno per arrivare a livello mondiale. Se hanno tempo per riuscirci? Assolutamente sì, Ibrahimovic ha imparato a segnare quando è arrivato alla Juventus a 23-24 anni ". Un'investitura decisamente pesante, ma che deve suonare più come una responsabilizzazione da parte del tecnico nei confronti di due calciatori di cui ci sarà molto bisogno per poter tornare a respirare aria europea.