Una squadra svuotata al tonfo definitivo della stagione, ma restano ancora sei partite

Una squadra svuotata al tonfo definitivo della stagione, ma restano ancora sei partiteMilanNews.it
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domenica 26 aprile 2015, 22:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Lo sfodo di Inzaghi nel postpartita di Udinese, primo e vero attacco ai suoi giocatori dall'inizio del campionato, fa capire come il suo Milan sia ormai definitivamente naufragato. Gli ultimi sospirati desideri di rimonta europea si sono spenti dopo pochi minuti, quando qualsiasi spettatore, anche il più ottimista, ha visto una squadra totalmente spenta, incapace di battagliare contro un'avversaria motivata e vogliosa di far bene. Il 2-1 finale non rispecchia l'andamento della gara, interamente controllata e dominata dalla formazione friulana. E pensare che, se ad Udine fosse arrivata una vittoria, ora il Milan si troverebbe a -3 dalla Fiorentina... Ma è giusto, anzi giustissimo, che la formazione rossonera occupi il decimo posto in classifica.

PUNTO PIU' BASSO - In settimana abbiamo più volte sottolineato che, a prescindere dagli obiettivi ormai sfumati, la squadra avrebbe dovuto cercare di non staccare la spina, provando almeno a regalare qualche piccola soddisfazione ai tifosi. Al Friuli non c'è stata alcuna riscossa, ma si è toccato uno dei punti più bassi della stagione. I sostenitori rossoneri ora sono totalmente concentrati verso le questioni societarie, auspicando un rapido e netto cambio di rotta. Non si chiedono scudetti o Champions immediate, ma un ritorno, progressivo, ad una competitività ormai smarrita e mai più ritrovata.

SQUADRA SVUOTATA - Nell'analizzare questa funesta stagione, tuttavia, non si deve correre l'errore di addossare tutte le colpe su Inzaghi, certamente reo di errori, ma solamente di una parte di essi. Le lacune della rosa erano evidenti ma sono state colmate solo parzialmente, sopratttutto a causa dell'impossibilità di operare sul mercato con una certa libertà. Anche al netto di tutto questo, tuttavia, questo gruppo di giocatori poteva, e doveva, fare meglio. I valori del Milan non sono da Champions League (grave errore della società fissarla come palese obiettivo), ma è impensabile che questo gruppo di giocatori non riesca nemmeno a lottare per il sesto posto... I calciatori vanno in campo e sono i primi responsabili di certe prestazioni. Il Milan delle prime settimane di campionato sembrava volare sotto il piano della cattiveria e dell'agonismo, smarriti progressivamente e riapparsi in maniera sempre più saltuaria. La speranza, nelle sei partite che restano, è che non si debba più assistere a prestazioni come quella di Udine, altrimenti l'agonia sarà ancora lunga e dolorosa.