Verso la partita chiave con una tranquillità quasi "Ancelottiana": Montella e la saggezza dei grandi

Verso la partita chiave con una tranquillità quasi "Ancelottiana": Montella e la saggezza dei grandiMilanNews.it
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sabato 18 febbraio 2017, 19:31Primo Piano
di Matteo Calcagni

Milan-Fiorentina come snodo della stagione, chi poteva prevederlo? Per Montella non può essere una gara come le altre, ma anche per l'undici rossonero, costretto a vedersela con un'avversaria diretta nella corsa all'Europa. Il tecnico campano, conscio dell'importanza della gara, ha cercato comunque di alleggerire la pressione dei suoi, con una tranquillità quasi "Ancellottiana": "Non è decisiva, perchè lo penso. Anche se noi siamo dietro alla quota Europa, ma non credo che tutte possano correre così tanto fino alla fine del campionato. Basta poco per rovesciare la classifica". Questo non significa che il Diavolo può permettersi di fallire l'appuntamento, come lasciato successivamente intendere dall'Aeroplanino: "Credo che abbiamo vinto più o meno il 50% delle partite, non avendo mai perso un confronto diretto con le avversarie per l'Europa League. Credo possa valere, l'importante è non perdere gli scontri diretti. Il Milan deve giocare sempre per vincere e se dovessimo vincere contro le ultime otto saremmo con un piede in Europa. Ma non lo puoi sapere prima".



IL TRAGUARDO - Se pensiamo alle sensazioni di qualche anno fa, quando l'Europa League veniva quasi "demonizzata" come se esistesse la sola Champions, ci accorgiamo di quanta acqua sia passata sotto i ponti. Il Milan, dopo tre stagioni senza coppe, ha compreso la sua nuova dimensione. La seconda competizione europea si è trasformata quindi da "obiettivo-minimo" a traguardo principale, senza alcun tipo di umiliazione. E per Montella si tratta di una strada da percorrere serenamente, con la serenità di chi può contare su un gruppo che rema tutto in un'unica direzione ed una saggezza da grande allenatore: "Abbiamo l'obiettivo e la possibilità di entrare in Europa. Il campionato è lunghissimo a prescindere da domani. Non deve essere un assillo, ma serve maturità e tranquillità".

IL FUTURO - Il raggiungimento dell'Europa League può essere il differenziale per il futuro dell'Aeroplanino sulla panchina del Milan, ma questo non sembra assillare il tecnico campano, convinto del suo lavoro sia in chiave passata che presente: "L'allenatore non può andare troppo avanti. Per ricordarvi di quanto il calcio sia veloce un mesetto fa mi chiesero del possibile rinnovo con il Milan, son bastate un paio di brutte sconfitte e già ero con un piede fuori. Il calcio è così e non mi turba sia così. Sicuramente sono contento di allenare il Milan, ho inseguito tanto questa società e mi auguro che possa esserci la possibilità di continuare. Dipende anche da me, ma non dipende solo da me".