Viaggio nei Milan Club - Fermata New York (foto)

Viaggio nei Milan Club - Fermata New York (foto)
© foto di Milan Club New York
sabato 22 marzo 2014, 18:20Viaggio nei Milan Club
di Gennaro Mirko Auricchio
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La settimana scorsa il viaggio nei Milan Club ci ha portato in Albania, dove abbiamo avuto modo di toccare con mano quanto la passione per i colori rossoneri sia così sentita anche all'estero. Questa volta invece il treno farà tappa a New York il centro del mondo, il cuore dell'economia mondiale, la città dei grattacieli, dei taxi gialli e soprattutto il crogiolo in cui si incontrano etnie e religioni diverse. Qui gli immigrati italiani hanno messo su famiglia e hanno avuto la possibilità di crearsi una nuova vita, tanti italoamericani oggi amano e seguono il calcio proprio grazie ai loro genitori che tuttora seguono le vicende del campionato italiano per sentirsi più vicini alla propria terra. In questo contesto è nato il Milan Club New York, un posto che raccoglie intorno ad una tv la passione e il tifo di tanti diavoli d'oltreoceano che amano e sostengono il Milan nonostante i tanti chilometri di distanza. Abbiamo avuto modo di intervistare uno dei responsabili del Milan Club New York e New Jersey Alessandro Rimoldi per farci raccontare più da vicino come vivono le partite del Milan.

Alessandro i tifosi milanisti a New York sono così tanti? "Ma certo! Siamo veramente tanti qui, abbiamo oltre 100 soci all'attivo e ogni anno ne arrivano nuovi, perchè New York è una grande città e arrivano sempre persone dall'italia (per studio o lavoro) e da altre nazioni che tifano Milan. Fino a qualche anno fa non eravamo così ben organizzati, ma dal 2008 siamo diventati club ufficiale AIMC assieme al New Jersey e tramite i social network , siamo cresciuti in modo esponenziale. Adesso chi viene a New York, trova un Milan Club molto attivo e pieno di tifosi veramente appassionati".

Parlaci della realtà rossonera nella Grande mela... "E' una bella realtà, perchè siamo il Milan club forse più multietnico che ci sia. Abbiamo membri che sono originari di mezzo mondo e che tifano tutti per il Milan: ce ne sono tanti dal Senegal, dalla Libya, dall'Arabia Saudita, dall'India, dall'Indonesia, dall'Ucraina ma d'altronde il Milan è un club che ha sempre avuto una grossa esposizione internazionale e avere una tifoseria così eterogenea è normale. Tra i supporters club a New York siamo tra i piu' presenti e attivi. Negli ultimi anni il Milan ha fatto amichevoli estive nella zona di NY e noi ci mobilitiamo in questi casi per esser presenti in gran numero allo stadio e sostenere la squadra".

Dove e come seguite le partite? "Le possibilità sono due: o le seguiamo nella nostra sede nel New Jersey oppure, se si vuole un'atmosfera esplosiva non c'è posto migliore del Football Factory di NY, la fabbrica del calcio, che è la nostra casa a Manhattan. Questo e' un locale importantissimo per il calcio a New York dove si riuniscono oltre 25 fan clubs sia del calcio italiano che internazionale. Per i grandi match, tipo il derby o la champions league abbiamo le tifoserie che si sfidano, la partita in queste occasioni si sente parecchio. Il locale si trova proprio sotto l'Empire State Building sulla 33ma strada, quindi se siete a New York venite a trovarci. Siamo agevolati anche dagli orari delle partite che sono ottimi per noi, il posticipo di sabato, ad esempio, e quello della domenica viene visto di pomeriggio, poi abbiamo tutta la serata davanti per festeggiare un'eventuale vittoria".

Cosa rappresenta il calcio per tutti gli immigrati italiani presenti negli States? "Sinceramente penso che sia un modo di mantenere un attaccamento all' Italia e di continuare la passione per il Milan e il calcio che ci e' stata trasmessa in molti casi, da genitori e parenti. In secondo luogo è anche un modo per fare nuove amicizie e conoscenze. Qui sono presenti altri club di supporto a tante squadre italiane come quello per la Juventus, la Roma, il Napoli e anche se c'è rivalità questa estate ci ritroveremo tutti insieme per seguire le partite dell'Italia al mondiale, un modo per sentirci ancora più vicini alla nostra terra".

Seguite anche altri sport? "In America c'è interesse anche per altri sport, come il football americano, basket, hockey e altri. Molti dei soci sono tifosi delle squadre newyorchesi in particolare".

Ti piacerebbe vedere un imprenditore americano alla guida del progetto Milan? "Diciamo che sarebbe l'ideale, perchè necessitiamo di un vero progetto e di investimenti., La Roma con la proprietà americana, ha fatto acquisti ben mirati e i risultati si stanno già vedendo. Come presidente servirebbe un personaggio che sia disposto ad investire tanti soldi sia per lo stadio ma anche per il mercato".

Di chi sono principalmente le colpe del momento che sta attraversando il Milan? "Le colpe sono moltissime e appartengono a tanti, ma non voglio fare la caccia alle streghe. Questa è una situazione inaccettabile, stiamo cadendo molto in basso e siamo molto in ritardo rispetto ad altre società sia in italia che in europa. Visto che il Milan verrà di nuovo in tournèe in estate negli Stati Uniti a giocare amichevoli di prestigio con squadre importanti, chiederei solo il massimo impegno e serietà da parte della squadra, perchè una cosa è vantarsi di essere una squadra importante a livello internazionale, un altra è venire qua e fare brutte figure cosa che accade spesso e che palesa ancora di più le nostre lacune anche ad un pubblico americano ed internazionale. Non è così che si creano nuovi tifosi del Milan nel mondo. Nonostante tutto però la fede e la passione resta sempre la stessa e al grido di forza Milan incrociamo le dita sperando in un futuro migliore e poi noi tifosi newyorchesi non faremo mai mancare il nostro supporto".

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© foto di Milan Club New York
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