Adesso ci vuole il Milan di Champions anche in campionato

Adesso ci vuole il Milan di Champions anche in campionatoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 22 febbraio 2014, 14:48Vista dalla Curva
di Davide Bin
I rossoneri affrontano l'insidiosa trasferta di Marassi per sfidare la Sampdoria e devono giocare come nel primo tempo di mercoledì se vogliono davvero dare una svolta alla loro stagione.

Il Milan si rituffa nel campionato dopo la serata agrodolce di mercoledì in Champions League: amara perchè è arrivata una sconfitta che molto probabilmente decreta la fine del cammino europeo per questa stagione (e siccome le possibilità di tornare in Champions nella prossima sono vicine allo zero, il rimpianto è ancora maggiore), dolce perchè la prestazione, soprattutto nel primo tempo, è stata ottima e da quella bisogna ripartire per dare finalmente una svolta a questa stagione deludente. Abbiamo sottolineato varie volte come la "musichetta" della Champions League dia la carica alla squadra e la porti a fare prestazioni diverse da quelle del campionato: è successo mercoledì, ma succedeva anche con Allegri in panchina e, più in generale, anche in passato quando il Milan era più forte e competitivo di questo; si parla tanto di Europa nel DNA del Milan, si parla di vocazione europea; tutto giusto, tutto condivisibile, ma viene da chiedersi perchè sia così difficile vedere la stessa concentrazione, la stessa grinta, la stessa determinazione anche in campionato, che rimane pur sempre una competizione importante che, oltretutto, apre le porte anche per l'Europa della stagione successiva. Come sempre bisogna capire se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto: apprezzabile la voglia di dare il meglio di sè in Europa, molto meno quella di non farlo ogni fine settimana in campionato, perchè il Milan visto contro l'Atletico Madrid non sarebbe nono in classifica con la metà dei punti della capolista Juventus e a 18 lunghezze da quel terzo posto che era il primo obiettivo stagionale e che è stato clamorosamente fallito. In pochi giorni siamo passati dalla scialba (ma vincente) esibizione contro il Bologna in zona retrocessione in serie A, a quella scintillante (ma perdente) che ha permesso di giocare alla pari, se non addirittura meglio dell'Atletico Madrid che è capolista della Liga spagnola alla pari con Real Madrid e Barcellona; qualcosa non va e bisogna capire quale sia il vero Milan e perchè i giocatori trovino le giuste motivazioni solo nelle (rare) notti di coppa, che, fra l'altro, nella prossima stagione non ci saranno.

La partita con l'Atletico ha lasciato in dote, non solo la delusione per il risultato e la soddisfazione per la prestazione, ma anche qualche infortunio: la spalla di Balotelli e la caviglia di De Sciglio costringono i due giocatori ad almeno una decina di giorni di stop (ma poteva andare anche peggio, soprattutto al difensore...), quindi niente Sampdoria e in dubbio anche la presenza contro la Juventus, anche se lo staff medico farà di tutto per recuperarli. Spazio, quindi, ad Abate sulla destra in difesa, che così avrà l'occasione per riscattarsi subito dopo l'errore che è costato il gol di Diego Costa e, soprattutto, Pazzini in attacco; il Pazzo è un grande ex della sfida, ma giocare a Marassi gli porta bene anche da avversario e si potrà capire anche se l'attaccante può finalmente aspirare ad un ruolo da titolare nel nuovo Milan di Seedorf, perchè il tecnico olandese sembra preferire un modulo con il solo Balotelli centravanti, anche se per il momento questo schema ultraoffensivo con tre trequartisti non ha funzionato molto, visto che il Milan ora segna meno di quando c'era Allegri in panchina. La sfida di Marassi non sarà certo facile: la Sampdoria con Mihajlovic in panchina sta viaggiando a buoni ritmi in classifica, anche se è reduce dalla netta sconfitta dell'Olimpico contro la Roma; come già sottolineato, dipenderà molto dall'atteggiamento del Milan e dal suo approccio alla partita; la squadra vista mercoledì può fare risultato a Genova, quella scialba del campionato sicuramente no, perchè troverà un avversario tosto e determinato come il suo allenatore. Da un ex interista all'altro, da Simeone a Mihajlovic con la speranza che il risultato sia diverso, perchè ormai al Milan è rimasto solo il campionato, bisogna cercare di migliorare il deludente nono posto e per farlo servono buone prestazioni che, di conseguenza, portino punti. Seedorf ha cambiato molte cose a Milanello e dintorni, altre ne cambierà in futuro, ma per ora i risultati sono rimasti più o meno quelli di prima e questo è l'aspetto da cambiare al più presto; non sono rimasti molti obiettivi in questa stagione, ma quello più importante è tornare a fare il Milan, non solo una volta ogni tanto ma sempre, per chiudere al meglio questa stagione ormai da catalogare come negativa (a meno di miracoli a Madrid e nel finale di campionato) e ripartire alla grande nella prossima. Ci vuole sempre un Milan da Champions, anche se la Champions non ci sarà più, perchè la squadra di mercoledì ci è davvero piaciuta e ora vogliamo rivederla più spesso...