Alla ricerca della continuità

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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 26 ottobre 2014, 01:21Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan ospita la Fiorentina e cerca un'altra vittoria per rimanere nelle zone alte della classifica e dare continuità ai risultati positivi.

Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali e la rinfrancante vittoria nella Fatal Verona, il Milan si ripresenta a San Siro, davanti ai suoi tifosi, per sfidare la Fiorentina in una partita delicata e per nulla semplice. Non inganni la classifica, che vede i viola nelle zone centrali della stessa con soli nove punti, perchè la squadra di Montella ha avuto molti problemi ma se trova la giornata giusta sa essere molto pericolosa e costituire avversario difficilmente battibile. Il Milan, però, è in salute e cerca un'altra "vendetta sportiva" dopo quella appena ottenuta al Bentegodi: nel girone di andata della scorsa stagione, infatti, i rossoneri persero a Verona alla prima giornata e proprio domenica scorsa hanno vendicato quell'inopinata sconfitta che a posteriori fu solo l'inizio di un campionato tribolato e deludente; poi qualche giornata dopo, ai primi di novembre, arrivò anche la sconfitta interna contro la Fiorentina che fu un'ulteriore campanello d'allarme per capire che la stagione stava prendendo davvero una brutta piega. Ora, invece, il Milan si sta comportando in modo onorevole e la classifica lo dimostra, ma per una squadra ancora alla ricerca di una precisa identità è necessaria prima di tutto la continuità di risultati, quindi ecco che dopo aver battuto tutta Verona (prima il Chievo poi l'Hellas) sarebbe opportuno trovare il successo anche contro la Fiorentina.

Inzaghi ha intenzione di riproporre la formazione che ha espugnato il Bentegodi, con l'ovvio rientro di De Jong (squalificato a Verona) al posto di Essien; ciò vorrebbe dire la conferma di El Shaarawy in attacco con l'esclusione per scelta tecnica di Menez e questa sarebbe la vera notizia, ovviamente tutta da confermare fino alla comunicazione delle formazioni ufficiali a ridosso del match, anche perchè è sempre possibile un rientro del francese dal primo minuto come punta centrale al posto dell'opaco Torres. Di solito l'abbondanza rende contenti i tecnici che possono scegliere e avere anche a disposizione mosse decisive nel corso della partita, con sostituzioni che cambiano il corso della stessa, ma, ovviamente, ciò crea anche malumori nel gruppo fra gli esclusi di turno, anche se Inzaghi sta gestendo bene questa situazione, usando il bastone (cioè minacciando chi si lamenta troppo per le esclusioni, dicendo che a gennaio la porta è aperta e chi non è contento può andarsene) ma anche la carota (cioè cercando di capire la situazione, visto che è un ex calciatore che ha sempre gradito poco di rimanere in panchina) e lo dimostra il fatto che per ora il gruppo è unito e compatto e tutti danno il massimo quando vengono chiamati in causa. Giocare una volta sola alla settimana non è il massimo quando si hanno tanti giocatori in rosa, ma questo è il destino di chi è reduce da un ottavo posto in campionato e non ha la ribalta europea sulla quale esibirsi. Ora, però, siamo alla vigilia di una delle rare settimane con tre impegni (mercoledì si gioca a Cagliari per il turno infrasettimanale), quindi si può fare un po' di turn-over e accontentare qualche giocatore in più, anche se è primaria l'esigenza di trovare una formazione base da schierare e, soprattutto, bisogna puntare sempre alla vittoria, su qualunque campo e contro ogni avversario.

Fino a ora la dote più bella e ammirevole di questo Milan è il grande impegno; Inzaghi lo aveva promesso, dicendo che la sua squadra avrebbe perso solo contro chi fosse stato più forte, ma mai con chi avesse avuto più voglia, nel senso che i suoi ragazzi avrebbero dovuto e dovranno in futuro, metterci sempre grande furore agonistico, massimo impegno e straordinaria grinta e voglia di vincere. Ciò piace molto ai tifosi e si spera che aiuti anche per il secondo intento stagionale di Inzaghi, ovvero quello di riportare il popolo rossonero a gremire San Siro e non solo per le partite di cartello. Il Milan ha bisogno dei suoi tifosi, della spinta che solo il ruggito di un San Siro pieno sa dare alla squadra e, in fondo, questo Milan inzaghiano si merita appoggio e sostegno, quindi la speranza è vedere spalti sempre più pieni, per lottare e vincere insieme. Dopo il risultato di Sampdoria-Roma, inoltre, vittoria vorrebbe dire sorpasso ai danni dei blucerchiati e conquista del terzo posto a soli due punti da quella Roma che sembrava di un altro pianeta. Siamo solo all'ottava giornata, la classifica è corta, quindi si tratterebbe di un traguardo solo parziale e poco significativo, ma dimostrerebbe che questo Milan può tornare in alto e ciò darebbe entusiasmo e ulteriore autostima alla squadra. Ecco perchè vincere contro la Fiorentina è importante, anche se non sarà facile e illudersi del contrario sarebbe deleterio, ma sappiamo che Inzaghi e i suoi ragazzi ci proveranno con tutte le loro forze ed energie, con quel cuore rossonero che sta tornando a battere sempre più forte sul prato e sugli spalti di San Siro.