CINQUE GOL PER CONTINUARE A SPERARE

CINQUE GOL PER CONTINUARE A SPERARE
lunedì 21 aprile 2008, 00:50Vista dalla Curva
di Davide Bin

Il Milan batte nettamente la Reggina e prosegue la rincorsa verso il quarto posto che, però, nemmeno questa settimana si avvicina, visto che anche la Fiorentina ha vinto e mantiene il vantaggio di quattro punti, continuando quel cammino parallelo ai rossoneri iniziato ai primi di marzo e che curiosamente prevede che le due squadre ottengano lo stesso risultato nella giornata di campionato. I rossoneri segnano addirittura cinque gol, tre dei quali portano la firma di un Kakà straripante e immenso; certo due reti sono arrivate su calcio di rigore, ma il Pallone d'Oro ha mostrato una condizione eccellente e ha deliziato il pubblico di San Siro con le sue magie e le sue devastanti accelerazioni; più in generale, tutto il Milan ha dimostrato di aver ritrovato le antiche virtù, che gli permettono di divertire divertendosi e di ottenere vittorie e punti anche in casa, laddove ha sofferto soprattutto nella prima fase della stagione. Anche Inzaghi ha confermato il momento di grazia, realizzando un gol facile facile ma importante, il quinto in tre partite e la ciliegina sulla torta è arrivata dal gol finale di Pato, finalmente recuperato dopo i problemi muscolari ed entrato nel finale, giusto per segnare l'ottavo gol in campionato e far capire ancora una volta di essere un attaccante di razza. Insomma un buon Milan e un pomeriggio finalmente positivo a San Siro, anche se, a voler essere pignoli, anche questa volta i rossoneri sono riusciti a complicarsi un po' la vita, subendo un gol nel finale del primo tempo e rischiando qualcosa in avvio di ripresa, almeno fino a quando Kakà non ha definitivamente chiuso la partita con il terzo gol personale.

Ancelotti ritrova la coppia centrale Nesta-Kaladze e completa la difesa con Cafu e destra e Favalli a sinistra, visto che Maldini è indisponibile, Bonera è squalificato e Oddo deve ancora completare il recupero lampo dopo l'operazione al menisco; a centrocampo l'altro squalificato (Ambrosini) viene sostitutito con Brocchi che affianca i soliti Pirlo e Gattuso, mentre in avanti c'è il trio delle grandi occasioni (Seedorf e Kakà alle spalle di Inzaghi) perchè queste ultime partite di campionato sono tutte grandi occasioni, almeno fino a quando ci saranno concrete speranze di conquistare un posto nella prossima Champions League; il mister vuole cinque vittorie per chiudere in bellezza e anche la squadra crede ancora nella possibile rimonta; ovviamente anche noi tifosi ci adeguiamo e speriamo che questo finale di stagione possa regalarci qualche soddisfazione. In effetti lo stadio non è certo gremito ma è abbastanza pieno, considerando l'avversario e la classifica poco esaltante del Milan; sicuramente c'è più gente rispetto alla precedente partita interna dei rossoneri contro il Cagliari, a conferma che il calcio alla domenica pomeriggio attira più gente allo stadio rispetto alle partite in notturna, soprattutto ora che si è scelto di attirare i giovani tifosi allo stadio con iniziative promozionali; ciò dovrebbe far riflettere chi sogna e pretende il campionato "spezzatino" con partite spalmate a tutte le ore del week-end e non solo. E' discretamente piena anche la Curva Sud, che vuole stare accanto alla squadra in questi ultimi impegni e in quest'occasione "coccola" in modo particolare Gattuso, che in settimana ha lasciato intendere che potrebbe anche andare via; ovviamente il solo pensiero di un Milan senza Ringhio ci fa rabbirividire e allora i primi cori sono tutti per lui, perchè se alla base di questi brutti pensieri c'è un po' di delusione e demotivazione da parte del giocatore, cosa c'è di meglio di una bella cura a base di affetto da parte di noi tifosi che lo consideriamo UNO DI NOI e un punto fermo del Milan del presente e del futuro? Da sottolineare anche il rapporto sempre più amichevole fra tifosi rossoneri e reggini che si sta trasformando in un vero e proprio gemellaggio, con scambio di cori fra le due curve e unione negli sfottò ai rispettivi "nemici" (gli interisti per noi, i messinesi per loro).



Il Milan parte forte e mette subito in chiaro che vuole vincere e conquistare i tre punti; la Reggina gioca a viso aperto, non fa le barricate e paga a caro prezzo questo atteggiamento, perchè viene letteralmente travolta dalle accelerazioni di Kakà, tagliata a fette dai lanci di Pirlo e messa in difficoltà dalla volate sulle fasce di Favalli e Cafu, che saranno anche "stagionati" ma spingono come due giovanotti di belle speranze. La partita si mette sui binari migliori per il Milan grazie a due calci di rigore, entrambi ineccepibili, concessi per falli su Kakà e Seedorf; il Pallone d'Oro li realizza entrambi (impresa non facile visto che di fronte a lui c'è un autentico para-rigori come Campagnolo) e lancia i rossoneri, che costruiscono altre occasioni per segnare e dipanano azioni efficaci e divertenti; il gioco è veloce, fluido, incisivo e il pubblico si diverte; evidentemente il lavoro di queste settimane a Milanello sta pagando e finalmente la squadra riesce a giocare come sa e come raramente gli è riuscito in questa disgraziata stagione. Purtroppo nel finale di tempo Barreto realizza uno splendido gol con un violento tiro da fuori area che va ad insaccarsi all'incrocio dei pali e i rossoneri soffrono un po' in avvio di ripresa, quando la Reggina spinge e crea qualche brivido; la difesa del Milan è tutt'altro che ermetica e il centrocampo soffre soprattutto quando i fantasisti non rientrano (Gattuso si lamenta con i compagni e Ancelotti rimprovera in particolare Seedorf), poi, per fortuna, Kakà chiude la partita con il terzo gol e da lì in poi ci si può rilassare. Ancelotti concede spazio al rientrante Pato e si vede che il Papero scalpita per giocare e mettersi in mostra: alla prima occasione sfiora subito il gol, ma Campagnolo devia di quel tanto che basta per mandare la palla sul palo; sulla ribattuta, però, arriva il "falco" Inzaghi che appoggia in rete ed esulta andando a ringraziare il giovane compagno. Poco male per Pato, che si scatena in finte e assist e nel finale riceve un bel cross da Gourcuff (entrato al posto di Gattuso dopo che Simic ha sostituito Cafu) e lo spedisce in rete di testa.
Proprio un ottimo Milan, un Milan da applausi, ma il pubblico è generoso anche nei confronti di alcuni avversari, in particolare Barreto in occasione del gol e quando esce all'inizio del secondo tempo per infortunio e Campagnolo quando mostra grande sportività ammettendo una deviazione in angolo che l'arbitro Farina non aveva visto; evidentemente il clima amichevole fra le tifoserie ha influito, ma è sempre giusto sottolineare i gesti tecnici spettacolari e il fair-play anche degli avversari.

Un grande Milan, protagonista di una prestazione confortante ed esaltante, soprattutto nella prima mezz'ora e nell'ultima parte dell'incontro, mentre nella fase centrale ha sofferto un po' una buona Reggina; finalmente i rossoneri vincono e divertono e vedendo una prestazione del genere resta da chiedersi come abbiano fatto a buttare via tanti punti nelle partite casalinghe; il rammarico è tanto anche nel vedere un Kakà incontenibile e assoluto protagonista e ricordando che in occasione della doppia sfida contro l'Arsenal il Pallone d'Oro non era in condizioni così smaglianti; con un Kakà così forse le cose sarebbero andate in modo diverso, ma anche altri giocatori hanno dimostrato di aver raggiunto una buona condizione in questo periodo; probabilmente, come tutti gli anni, si puntava ad essere in perfetta forma nelle settimane decisive della Champions League (non a caso fra pochi giorni si giocano le semifinali) e l'obiettivo è stato raggiunto, anche se la coppa dalle grandi orecchie è già svanita. Resta da salvare il quarto posto, impresa difficile ma non impossibile, anche se non dipende solo dal Milan: potrebbe non bastare nemmeno vincere tutte le partite che mancano, perchè bisogna confidare in un crollo della Fiorentina, ma rimane la soddisfazione di aver ritrovato il vecchio Milan, il Milan campione d'Europa e del Mondo che pensavamo definitivamente finito con l'inevitabile appannamento dei suoi elementi migliori. Invece Kakà è tornato sui suoi fantasmagorici livelli, Inzaghi segna con continuità impressionante, Seedorf e Pirlo stanno ritrovando lucidità e inventiva, Gattuso ringhia come ai bei tempi e il popolo rossonero torna a divertirsi, ad osannare i suoi campioni e a sperare che non sia troppo tardi per un miracolo in chiave Champions, perchè un Milan così merita di rimanere nell'Europa che conta.