E' dolce la Pasqua rossonera dopo una lunga Quaresima

E' dolce la Pasqua rossonera dopo una lunga QuaresimaMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/Photoviews
domenica 20 aprile 2014, 01:20Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan batte il Livorno, ottiene la quinta vittoria consecutiva e aggancia il Parma al sesto posto, in zona Europa League; tre gol, buon gioco e Seedorf viene osannato dalla Curva Sud

Nell'uovo di Pasqua i tifosi rossoneri trovano tante sorprese: tre gol (Balotelli, Taarabt e Pazzini gli autori), altri tre punti, la quinta vittoria consecutiva (evento che mancava dal 2011) e l'aggancio alla zona Europa League; nessuno avrebbe potuto immaginare tanta manna piovuta dal cielo appena un mese fa, quando il Milan perdeva contro il Parma, veniva contestato dai tifosi e sembrava sull'orlo di una crisi irreversibile; forse gli eventi di quel giorno hanno spronato tutto l'ambiente, hanno ricompattato la squadra e hanno portato a questa striscia positiva di risultati che ha migliorato sensibilmente la classifica. Purtroppo è troppo tardi per poter ambire a qualcosa di più prestigioso di un posto in Europa League; la rimonta questa volta è iniziata quasi fuori tempo massimo ma, come si suol dire, meglio tardi che mai. Nemmeno questa prestazione contro il Livorno è stata scintillante e spettacolare, ma ci sono stati progressi sul piano del gioco rispetto alle partite contro Genoa e Catania e molte azioni della squadra di Seedorf hanno strappato applausi allo (scarso) pubblico presente sugli spalti di San Siro. Si sono viste buone cose, alternate ai soliti errori e un Livorno dimesso e poco coraggioso ha sicuramente aiutato i rossoneri, dimostrando di non avere la convinzione giusta per cercare un successo fondamentale in chiave salvezza, così come era fondamentale vincere per i rossoneri nel giorno degli scontri diretti Parma-Inter e Lazio-Torino. Alla fine il popolo rossonero può passare una Pasqua serena dopo una lunga e sofferta Quaresima e questo è importante perchè il ritrovato entusiasmo può permettere di finire bene questo campionato comunque deludente rispetto alle attese e impostare con calma e serenità il futuro.

Seedorf conferma il terzetto francese in difesa e rilancia Abate al posto di Bonera; confermata la coppia di centrocampo Montolivo-De Jong, mentre nel terzetto di trequartisti dietro a Balotelli si rivede Robinho accanto a Taarabt e Kakà. E' questo il Milan che va all'assalto della quinta vittoria consecutiva contro il Livorno, alla disperata ricerca di punti salvezza, in un San Siro sempre desolatamente semivuoto; oltretutto la partita si gioca il sabato di Pasqua, quindi ai soliti assenti "cronici" si aggiungono anche i tanti che hanno deciso di passare le feste pasquali in vacanza; sta di fatto che ormai sono più i posti vuoti che quelli occupati nel glorioso stadio milanese e la cifra ufficiale che parla di circa 40000 spettatori è evidentemente falsa, perchè presuppone che tutti gli abbonati siano presenti, cosa assolutamente sbagliata. Molti vuoti anche in Curva Sud, anche se il cuore pulsante del tifo rossonero sostiene a gran voce la squadra come ha fatto costantemente dopo il giorno della grande contestazione e i risultati si sono visti.

Il primo tempo dei rossoneri non è entusiasmante: il Livorno è timido e chiuso in difesa, ma il Milan non ne sa approfittare, perchè la circolazione di palla è lenta, il possesso è sterile e il gioco non è fluido e in queste condizioni è difficile creare palle gol con continuità e mettere in difficoltà una squadra arroccata davanti al proprio portiere. Il più ispirato è Taarabt, che prova a saltare uomini in serie con le sue magie e tenta il tiro in porta, ma alza troppo la mira. Il più pericoloso è, così, Rami, che colpisce la traversa con un colpo di testa; ci prova poi Kakà con un tiro a giro che finisce fuori di poco con Bardi immobile, ma la produzione offensiva dei rossoneri per 43 minuti è tutta qui e meno male che il Livorno non si rende conto che basterebbe un po' più di intraprendenza per mettere in difficoltà un Milan generoso ma confusionario. Cambia tutto, appunto, al 43°, quando Constant fa la cosa più bella della sua partita contraddittoria (belle iniziative alternate a errori grossolani), mettendo al centro un cross al bacio che Balotelli spedisce in rete di testa dopo essersi liberato in modo sospetto della marcatura di Castellini. Milan in vantaggio e SuperMario festeggia la doppia cifra tonda, ovvero 50 presenze in maglia rossonera e 30 gol, consentendo ai rossoneri di chiudere il primo tempo in vantaggio dopo aver sofferto più del lecito e meno male che il Livorno, nelle rare occasioni in cui si è spinto in avanti, non è mai riuscito a rendersi pericoloso per la mira sballata dei suoi attaccanti, in particolare Paulinho e il rischio maggiore è venuto da una volata di Mesbah che Abate ha dovuto abbattere a pochi centimetri dall'area di rigore, rischiando rigore ed espulsione. La notizia peggiore per Seedorf, comunque, è l'ammonizione di De Jong che, diffidato, dovrà saltare l'insidiosa trasferta di Roma, sponda giallorossa.

La ripresa si apre nel migliore dei modi, visto che il Milan trova quasi subito il gol che spegne sul nascere le eventuali velleità di rimonta dei toscani: bello spunto di Taarabt che dialoga con Balotelli, riceve il passaggio di ritorno e realizza il primo gol a San Siro con la maglia rossonera, dopo tre centri in trasferta. Il Livorno alza bandiera bianca, il Milan controlla a suo piacimento la partita e Seedorf può effettuare qualche cambio per dare riposo a chi ha giocato di più e mettere minuti nelle gambe di chi, per vari motivi, è stato impiegato meno; entrano Muntari per De Jong, Pazzini per l'applauditissimo e osannato Kakà e Saponara per il fischiato Robinho, che come al solito ha combinato poco (molto fumo e poco arrosto) e ha sbagliato molto. Il più motivato fra i nuovi entrati è Pazzini, che ha una voglia matta di segnare davanti al suo pubblico: prima sbaglia un'occasione tentando un pretenzioso pallonetto che finisce alto, poi si rifà ricevendo un bell'assist di Balotelli (dopo percussione centrale) e battendo Bardi con un delizioso colpo sotto. Grande ovazione per il Pazzo da parte del popolo rossonero e quest'azione dimostra che Balotelli e Pazzini possono certamente giocare insieme e Seedorf dovrebbe farci un pensierino. Ovviamente il terzo gol sotterra definitivamente un Livorno già agonizzante e totalmente fuori partita nelle ripresa e, così, la Curva Sud, dopo aver sostenuto la squadra per tutta la partita, può dedicare cori e applausi a Seedorf, che ringrazia e ricambia con un saluto per tanto affetto. Si è capito da che parte stanno i tifosi, ora si attendono scelte da parte della società, perchè sembra bizzarro che venga messo in discussione un allenatore proprio nel momento in cui sta finalmente ottenendo i risultati richiesti. Il Milan, infatti, complice la sconfitta del Parma e il pareggio fra Lazio e Torino, aggancia gli emiliani al sesto posto, ancora virtuale per colpa degli scontri diretti, ma ormai vede quella qualificazione in Europa League che solo un mese fa sembrava lontanissima, se non addirittura irraggiungibile. E' un Milan che ha messo la quinta e viaggia veloce, anche se il calendario ha dato una mano proponendo sfide contro avversari non irresistibili; ora arriva il momento della verità, perchè la trasferta all'Olimpico e il derby faranno capire il reale valore di questo Milan ritrovato che, comunque, per il momento passa una Pasqua serena, così come il popolo rossonero, rinfrancato da una serie positiva che non si vedeva da tempo.