Il derby è sempre il derby!

Il derby è sempre il derby!MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
domenica 4 maggio 2014, 01:06Vista dalla Curva
di Davide Bin
E' arrivato il momento della stracittadina milanese, una sfida sempre particolare e molto sentita, indipendentemente dalla classifica delle due squadre.

Non sarà il derby di Madrid, addirittura finale "storica" di Champions League, ma Milan-Inter mantiene comunque il suo fascino anche in una stagione negativa per le due squadre milanesi, in particolare per quella rossonera. Alla terzultima giornata di questo campionato, la stracittadina milanese vale "solo" per un posto in Europa League, quasi acquisito per l'Inter, molto più complicato da ottenere per il Milan, ma, soprattutto, vale per la supremazia cittadina (anche se per i rossoneri il sorpasso ai danni dei cugini in classifica è ormai arduo) che in stagioni mediocri come questa assume ancor più rilevanza di quando ci sono obiettivi più importanti da raggiungere e trofei da vincere. Da tanto, troppo tempo i rossoneri non vincono un derby e, quindi, c'è una motivazione in più per dare una piccola grande soddisfazione al popolo rossonero, che in questi mesi ha sofferto e penato. L'ultima vittoria in campionato risale all'aprile 2011, l'anno dell'ultimo scudetto e da allora sono arrivate ben quattro sconfitte e un solo pareggio; l'ultima vittoria in assoluto è poco più recente ed è il derby "cinese" di Supercoppa Italiana, giocato a Pechino in agosto dello stesso anno.

Le luci di San Siro stanno per accendersi e per illuminare l'ennesimo derby: rossoneri contro nerazzurri e per fortuna ci è stato risparmiato lo scempio di vedere il Milan giocare un derby in maglia gialla, perchè il fascino e la sacralità del derby sarebbero state profanate per pure ragioni di marketing. Salvata l'estetica della stracittadina, ora i rossoneri devono salvare anche la sostanza e vincere assolutamente la sfida, anche se non sarà facile; per una notte, per novanta lunghi minuti bisogna avere la forza e il coraggio di mettere da parte e dimenticare problemi, ansie e frustrazioni di una stagione storta e pensare solo a dare tutto, ma proprio tutto, in campo per vincere una partita che non può salvare una stagione, ma darle almeno un senso meno amaro. La situazione in casa rossonera è tutt'altro che chiara e regna il caos: l'allenatore Seedorf sembra essere già stato scaricato da chi l'aveva fortemente voluto pochi mesi fa, perchè non sono piaciute alcune sue scelte, non sono stati tollerati alcuni suoi comportamenti e non sono state apprezzate alcune sue dichiarazioni, soprattutto in interviste non autorizzate; anche molti giocatori, soprattutto gli italiani, non sono soddisfatti di metodi e scelte del mister e chi è nel giro della Nazionale teme di poter perdere il volo verso il Brasile ormai imminente; la società, nonostante l'apparente unità d'intenti e di scelte, è ancora dilaniata dai contrasti interni e ciò non giova alla gestione della squadra. Tutto ciò, però, va messo da parte e dimenticato per una sera, in cui bisogna mettere da parte contrasti e divisioni e pensare solo a remare tutti nella stessa direzione per vincere una partita che ha sempre un sapore speciale e particolare, soprattutto per i tifosi e lo dimostra il fatto che San Siro sarà comunque esaurito (o quasi) nonostante sia un derby in tono minore.

Come si dice in questi casi, non importa tanto chi scende in campo, quanto come scende in campo, perchè ci vuole massima concentrazione, feroce determinazione, grande voglia di vincere sacrificandosi con e per i compagni e giocando da squadra. Ci vuole il Milan visto contro Atletico Madrid e Juventus a San Siro, sperando che il risultato sia, però, diverso da quelle sconfitte ancor più brucianti perchè immeritate. Seedorf ha giocato da protagonista e vinto tanti derby e tutti ricordiamo il suo fantastico gol che regalò una strepitosa vittoria in rimonta (da 0-2 a 3-2) nell'anno del 17° scudetto. Più in generale sono tanti i ricordi legati al derby, esaltanti ma anche negativi, perchè è una partita che regala sempre emozioni e sensazioni speciali e particolari. L'atmosfera è fantastica, il clima è quello delle grandi occasioni e il pubblico aggiunge spettacolo allo spettacolo; la sfida del girone di andata è stata molto amara in tutti i sensi per i tifosi rossoneri: niente coreografia, niente tifo e poi quella sconfitta nel finale con il gol di tacco di Palacio; meglio dimenticare e sperare che questa volta sia un vero derby, con i colori, i suoni, lo spettacolo tipico di ogni stracittadina che si rispetti, per poter vivere una sfida che non è e non sarà mai come le altre, perchè ha un fascino unico e inimitabile e trasmette ansia e tensione che caratterizzano la settimana di vigilia, vissuta nella spasmodica attesa di quei novanta minuti che possono essere meravigliosi o terribili a seconda del risultato. Non importa se sarà una sfida in tono minore: il derby è sempre il derby, la classifica non conta e va dimenticata per qualche ora, pensando solo a vincere e a battere i cugini, per vivere finalmente una grande notte, una notte da Milan, come ai vecchi gloriosi tempi in cui il Diavolo stritolava spesso e volentieri il biscione nerazzurro, anche e soprattutto nei derby di maggio, mese con tante date storiche legate alla stracittadina milanese.