Il Milan ritrova il sorriso

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mercoledì 25 luglio 2012, 01:14Vista dalla Curva
di Davide Bin
I rossoneri ottengono il primo successo stagionale nell'amichevole contro lo Schalke 04 e ciò darà un po' di serenità al gruppo in una stagione iniziata in modo tribolato.

Non sarà una vittoria contro lo Schalke 04 a farmi cambiare idea sulla sostanziale inutilità di certe amichevoli d'agosto e, a maggior ragione, di luglio: in questo periodo una squadra come il Milan, che non ha impegni ufficiali da affrontare fino a fine agosto, dovrebbe pensare ad allenarsi e a mettere benzina nelle gambe e non certo a giocare partite internazionali contro avversari teoricamente più in forma, ma in questo momento l'intero "mondo Milan" aveva bisogno di riacquistare serenità, ottimismo e carica positiva e se un successo in amichevole può servire a ritrovare il sorriso e a sentirsi competitivi nonostante i tanti problemi, ben venga e speriamo che sia di buon auspicio per il futuro. La formazione schierata da Allegri a Gelsenkirchen è più che sperimentale e ben lontana da quella che dovrebbe essere titolare nel corso della stagione che inizierà fra più di un mese: mancano i nazionali che hanno partecipato agli Europei (e che hanno iniziato ad allenarsi a Milanello), mancano i rinforzi che la società deve dare al mister prima del 31 agosto, mancano anche Abbiati e Pato, ma a maggior ragione un successo tutto sommato meritato in queste condizioni fa capire che questo gruppo ha voglia di far bene e di dimostrare che si può sopravvivere anche senza Ibra e Thiago. E' stato un bel gol di Emanuelson a regalare il successo ad un Milan che ha giocato abbastanza bene anche se non ha mostrato alcunchè di eccezionale; nemmeno gli avversari hanno fatto molto per divertire ed esaltare un pubblico eccezionale (tutto esaurito per un'amichevole seppur di lusso!), ma ciò amplifica i meriti di un Milan che ha saputo controllare partita e avversario nonostante una formazione rimaneggiata.

In attesa di poter decidere la formazione titolare, Allegri ha già deciso il modulo, ovvero il 4-3-1-2 in modo da dare qualche certezza ad un gruppo un po' spaesato dopo ciò che è successo negli ultimi tempi. La mancanza di una prima punta si sente e la lacuna andrà colmata il prima possibile, ma il Milan del primo tempo, il più vicino a quello teoricamente titolare, mette comunque in difficoltà gli avversari e sfiora il gol in almeno tre occasioni, con El Shaarawy che tira sul portiere in uscita, con una punizione di Emanuelson e un contropiede di Robinho. Forse i tedeschi spingono e attaccano di più come da copione (giocano in casa e la loro condizione è sicuramente migliore), ma il Milan si difende con ordine e dimostra che si può far bene anche senza il pilastro Thiago Silva, soprattutto quando la forma fisica di tutti sarà più brillante. Intanto la squadra fa quello che può e non è nemmeno poco, visto ciò che passa il convento. Nella ripresa solita raffica di sostituzioni e molti giovani messi in campo da Allegri, ma il Milan riesce comunque a ribattere colpo su colpo e mette K.O. l'avversario grazie ad una iniziativa di Emanuelson, che parte in velocità, triangola con Robinho, salta il portiere in uscita e deposita in rete a fil di palo. Un bel gol, un'azione spettacolare e la dimostrazione che l'olandese è sempre più calato nell'universo Milan e può essere un prezioso jolly capace di ricoprire più ruoli (questa volta ha giocato come esterno di sinistra a centrocampo). Ovviamente nel finale lo Schalke preme e sfiora il pareggio in un paio di occasioni (anche con l'ex Huntelaar), ma anche il Milan si rende pericoloso con Ganz e ciò dimostra che anche una squadra imbottita di giovani può avere la personalità giusta per affrontare un'amichevole che sa tanto di partita vera soprattutto per l'ambiente in cui è stata giocata.

Un Milan da sufficienza piena in una partita certamente non esaltante come qualità complessiva del gioco, ma Allegri avrà sicuramente tratto buone indicazioni, pur sapendo bene che c'è da lavorare molto per dare un gioco ad una squadra tutta da ricostruire perchè non ha più le certezze del recente passato. Questa vittoria è un timido raggio di sole nel grande freddo in cui è piombato il Milan in queste difficili settimane, ma per ora ci si può accontentare, nella speranza che rientri importanti e qualche rinforzo riportino davvero un sole splendente a Milanello e dintorni, soprattutto a fine agosto-primi di settembre, quando arriveranno gli impegni davvero importanti, quelli che valgono tre punti e non sono solo semplici amichevoli disputate da una squadra rimaneggiata, arrugginita e poco brillante, ma che sa segnare e non subire gol nonostante l'addio ai due top-players molto rimpianti e ancora non sostituiti.