Un altro esame importante per Inzaghi e i suoi ragazzi

Un altro esame importante per Inzaghi e i suoi ragazziMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
domenica 14 dicembre 2014, 00:48Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan ospita il Napoli in un'altra sfida difficile e complicata, ma nella quale bisogna cercare di ottenere la vittoria per non allontanarsi irrimediabilmente dall'alta classifica.

Milan-Napoli è una di quelle sfide che riporta la mente ai bei tempi dell'inizio dell'era Berlusconi, cioè fine anni '80 inizio anni '90, quando le due squadre si contendevano lo scudetto; erano gli anni di Van Basten, Gullit, Baresi, un giovane Maldini, Ancelotti, Virdis, Rijkaard e tanti altri giocatori indimenticabili da una parte e di Maradona, Careca, Giordano e il tristemente noto Alemao (la monetina di Bergamo vi dice qualcosa?) dall'altra e a ripensarci viene un po' nostalgia, vista la condizione attuale della squadra rossonera, in cui i valori sono abbastanza mediocri. Purtroppo bisogna lasciare da parte gli amarcord e pensare al presente, che è tutt'altro che roseo: il Milan è reduce dalla sconfitta di Genova che lo ha allontanato dal terzo posto, occupato proprio dal Genoa e ora lontano cinque punti, che non sono tantissimi ma nemmeno pochi. Questo è un campionato strano, la classifica è molto corta e sta permettendo a molti di rimanere in corsa per l'Europa, perchè nessuna squadra ha il passo spedito, tutte perdono punti anche contro le piccole e bastano due vittorie per salire in alto ma anche due sconfitte per perdere posizioni. Proprio il Napoli è reduce da un affannoso pareggio interno contro l'Empoli ed è solo tre punti più avanti del Milan, ma rappresenta un ostacolo difficile per una squadra che non ha ancora vinto uno scontro diretto, se si eccettua quello con la Lazio nell'ormai lontana prima giornata.

Si tratta, quindi, dell'ennesima possibilità di tentare il salto di qualità e siccome fino a ora ogni tentativo è stato fallito, parzialmente o totalmente, qualche perplessità resta nel popolo rossonero. C'è, invece, grande entusiasmo ed euforia nel presidente Berlusconi, che nella consueta visita a Milanello ha dichiarato che il Milan arriverà di sicuro in Champions perchè ha una rosa importante e senza mele marce (ogni riferimento all'appena ceduto Balotelli sembra fortemente voluto...) e una squadra coesa e determinata, dimenticandosi forse che manca giusto un po' di qualità e qualche vero campione che possa fare la differenza. Non vorrei sembrare troppo cattivello, ma in fondo gennaio è vicino e con esso il mercato "di riparazione" e, quindi, affermare che va tutto bene e che non c'è alcunchè da "riparare" sottintende che non servono nuovi acquisti e investimenti da parte della società, anche se la realtà sembra dare torto al presidente e ai suoi entusiasmi. Anche Inzaghi ha contribuito a smorzare gli entusiasmi presidenziali affermando che per questa stagione sarà difficile conquistare il terzo posto e che ci vorrà tempo per tornare grandi, ma intanto sta lavorando sodo per dare gioco e personalità alla sua squadra, anche se a volte è difficile, per non dire impossibile, andare oltre i limiti personali di molti giocatori e di squadra, soprattutto quando si affrontano formazioni più forti e attrezzate. 

La partita contro il Napoli è un altro esame importante, ma porta con sè anche il rischio di scivolare ancor più giù in classifica: serve una vittoria, serve una prestazione convincente, ma non sarà facile. Inzaghi ci prova confermando la difesa vista contro Udinese e Genoa, riproponendo capitan Montolivo accanto a De Jong, con il probabile rientro di Muntari, protagonista dell'entrataccia in allenamento che ha messo K.O. Van Ginkel ma, evidentemente, perdonato dal mister in attesa di eventuali decisioni della società; in attacco sicuri Menez ed El Shaarawy, con il ballottaggio fra Honda e Bonaventura che vede favorito quest ultimo soprattutto dopo le ultime prestazioni positive, mentre il giapponese sembra in evidente calo dopo lo strepitoso avvio di campionato. Ancora una volta niente centravanti d'area come vorrebbe Berlusconi, ma evidentemente Inzaghi ritiene che questo sia il modo migliore di schierare il Milan, perchè Torres e Pazzini non lo convincono più di tanto. Un'altra difficoltà di questa partita potrebbe essere quella ambientale, perchè come spesso accade nella grandi sfide, soprattutto ultimamente, lo stadio rischia di essere diviso in due, con moltissimi tifosi ospiti e la sensazione di giocare in trasferta nonostante la partita si disputi a San Siro. Colpa dei tifosi rossoneri, che non vengono più allo stadio, ma concorso di colpa anche della società, che pur di vendere i biglietti nei big match apre la vendita libera e non richiede il possesso della tessera del tifoso per l'acquisto dei tagliandi, che così possono finire in mano anche ai tifosi ospiti, non più confinati nel loro settore, con evidenti rischi anche dal punto di vista dell'ordine pubblico. Difficile sperare che lo stadio sia pieno solo di tifosi rossoneri, ormai già disillusi e delusi contrariamente al loro presidente, anche se chi viene allo stadio (e in particolare la Curva Sud) sta sostenendo la squadra, il suo allenatore e un progetto che stenta a decollare. Speriamo che almeno nell'ultima partita casalinga di un 2014 davvero deludente arrivi finalmente l'inversione di tendenza e il tanto atteso salto di qualità, in una sfida importante e che mette un po' di nostalgia, ma nella quale bisogna pensare solo a vincere e a provare a rincorrere ancora quel terzo posto che al momento sembra solo un miraggio.