Un inedito scontro diretto

Un inedito scontro direttoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 7 dicembre 2014, 01:25Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan fa visita al Genoa sorprendentemente terzo in classifica e con due soli punti che dividono le due squadre si può davvero parlare di scontro diretto per l'alta classifica.

In un campionato a due velocità, in cui Juventus e Roma sono già scappate via e si contenderanno senza altre rivali lo scudetto, il terzo posto è una sorta di scudetto di consolazione, una consolazione milionaria rappresentata dagli eventuali proventi della Champions League. La lotta per il terzo posto è apertissima, perchè il livello dell'attuale Serie A non è altissimo e, quindi, il livellamento è verso il basso, come dimostra il rendimento delle squadre italiane all'estero appena si ha l'occasione di sfidare i top club europei. In questo scenario un po' decadente può capitare che squadre meno pronosticate e attese come il Genoa possano issarsi fin sul podio del campionato e che Genoa-Milan diventi un inedito scontro diretto per il terzo posto...al contrario, nel senso che i rossoblu sono la squadra lepre e inseguita e i rossoneri sono gli inseguitori, laddove sarebbe più logico il contrario. Il distacco fra le due squadre è minimo, quindi questa sfida rappresenta per Inzgahi e i suoi ragazzi l'ennesima occasione per dare l'assalto all'obiettivo massimo in questo campionato, ovvero la qualificazione al play-off di Champions League, ritenuto assolutamente alla portata dalla società, mentre Inzaghi è un po' più cauto e anche i tifosi sono abbastanza scettici al riguardo. In questo primo terzo di campionato il Milan ha già sprecato tante occasioni, gettando via punti preziosi in partite più che abbordabili (pensiamo alle trasferte in rapida successione di Empoli e Cesena tanto per fare un esempio), ma è altrettanto vero che proprio la classifica molto corta e compressa di questo campionato indica che sono tante le squadre che hanno rimorsi e rimpianti per punti banalmente gettati al vento, quindi bisogna solo decidere se far prevalere la delusione o il sollievo per essere ancora in corsa nonostante le occasioni sprecate.

Genoa-Milan è una partita particolare per tanti motivi, non solo quelli tecnici; nessuno ha ancora dimenticato cosa è successo ormai una ventina di anni fa, la ferita è ancora aperta e fatica a rimarginarsi, quindi ogni volta che le due tifoserie sono costrette a trovarsi di fronte dal momento in cui è stato tolto il divieto di trasferta per questa sfida viene spontaneo chiedersi se possa succedere qualcosa a livello di ordine pubblico. In questi ultimi anni non ci sono episodi particolarmente spiacevoli da segnalare, ma è chiaro che l'attenzione deve essere sempre massima e il rischio è costantemente alto, anche se, ripeto, sono passati ormai molti anni e forse sarebbe il caso di lasciarsi il passato alle spalle, nonostante sia impossibile anche solo sperare che due tifoserie divise da una rivalità che è sfociata nell'odio possano mai riavvicinarsi.

Dal punto di vista tecnico Genoa-Milan è una sfida particolarmente ostica per i rossoneri e non solo per motivi di classifica; i rossoblu sono una squadra temibile, capace di battere anche la capolista Juventus e di essere una delle più belle sorprese di questo campionato particolare, perchè nessuno avrebbe mai pronosticato a inizio stagione un rendimento così alto della squadra di Gasperini; siamo solo a un terzo del campionato, ma tredici partite possono anche bastare per avere un'indicazione sui reali valori delle squadre, sempre tenendo presente che in una classifica così corta bastano due vittorie per scalare tante posizioni e due sconfitte per precipitare in basso. Il Milan è reduce dal confortante successo contro l'Udinese, ma l'atteggiamento remissivo e quasi inoffensivo dei friulani in quella partita non deve illudere più di tanto; i rossoneri hanno giocato bene, soprattutto nel primo tempo, ma sta di fatto che per un'ora il punteggio era inchiodato sullo 0-0 ed è servito un rigore generoso per sbloccarlo; ecco perchè chi parla di prestazione perfetta forse esagera un po' e rischia di alimentare illusioni, cosa sempre rischiosa e controproducente. Bisogna restare con i piedi per terra come vuole Inzaghi e, comunque, le ultime partite prima della sosta natalizia diranno qualcosa di più sul reale valore di questo Milan, visto che i rossoneri sono attesi anche da Napoli e Roma, ovvero altre due squadre che li precedono in classifica e che, a detta di tutti, hanno una qualità superiore.

Inzaghi è intenzionato a riproporre a grandi linee la formazione di domenica scorsa, con l'unica eccezione del rientro di De Jong al posto di Essien, che ha disputato due partite senza infamia e senza lode e ora lascia il posto a uno dei pilastri di questo Milan. L'unico altro dubbio riguarda un rilancio da titolare di Montolivo al posto di Van Ginkel, cosa che con il passare delle ore della vigilia sembra sempre più probabile; il capitano rossonero ha giocato una manciata di minuti contro l'Udinese e forse sarebbe ancora troppo azzardato farlo partire dall'inizio, ma Inzaghi ci sta pensando e forse è proprio questo l'unica vera incertezza di una vigilia tutto sommato tranquilla. La vera certezza, invece, è che ci vorrà il miglior Milan, con tanta voglia di vincere, massimo impegno e concentrazione ferrea, per conquistare tre punti molto importanti, come tutti quelli degli scontri diretti. Il campionato sta concedendo molte occasioni a tante squadre per restare in corsa per l'Europa, ma prima o poi bisogna davvero mollare il freno a mano e cominciare a correre. Il Milan è atteso da sfide dure e difficili, ma che sono altrettante possibilità per dimostrare il proprio valore e scalare la classifica, quindi, attendiamo con fiducia prestazioni positive e, soprattutto, risultati soddisfacenti e punti che alimentino la classifica.