Un Milan a due volti fa un altro passo indietro

Un Milan a due volti fa un altro passo indietroMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
mercoledì 24 settembre 2014, 01:14Vista dalla Curva
di Davide Bin
Solo un pareggio in rimonta a Empoli per i rossoneri che hanno rischiato seriamente una netta sconfitta: difesa improponibile, attacco che rimedia con Torres e Honda; primo tempo imbarazzante, ripresa più positiva, per un Milan a due facce.

Il sogno del filotto di tre vittorie che avrebbe mantenuto il Milan nelle zone alte della classifica al momento della sosta di ottobre è stato già riposto nel cassetto e il risveglio è stato fin troppo brusco; i rossoneri escono dal Castellani con un solo punto e possono dirsi anche soddisfatti, perchè hanno rischiato la sconfitta umiliante; una prima mezz'ora da brivido, in cui l'Empoli sembrava il Real Madrid, ha terrorizzato il popolo rossonero, facendo riapparire i fantasmi della stagione scorsa, in cui una squadra molle e poco motivata spesso prendeva clamorose imbarcate. Nel finale di primo tempo e ancor più nella ripresa è arrivato il riscatto, il Milan ha rimontato e avrebbe potuto anche vincere, ma a Empoli si è capito che il lavoro di Inzaghi sarà lungo e duro e che dare un'identità precisa a questa squadra non sarà facile. Le prime due vittorie avevano illuso tutti (meno Inzaghi ad essere sinceri), la sconfitta contro la Juventus ha riportato l'intero ambiente con i piedi per terra e questo striminzito e rocambolesco pareggio fa capire che i problemi sono ancora tanti, soprattutto in difesa e a metà campo, perchè manca un vero play-maker che faccia partire l'azione e sappia gestire la situazione quando gli avversari pressano alto (purtroppo Montolivo mancherà ancora per molto tempo, ma questo si sapeva e si poteva correre ai ripari durante il mercato...) e va ancora peggio in difesa, reparto che mostra ancora le antiche amnesie mai risolte e che ha rischiato tantissimo sugli assalti degli scatenati attaccanti empolesi e sulle loro micidiali ripartenze. Forse ora molti avranno capito il perchè dell'atteggiamento tenuto contro la Juventus e considerato troppo timido e rinunciatario: se l'Empoli è riuscito a fare tanto male alla difesa rossonera poco protetta da una squadra che ha cercato di fare la partita in avvio, cosa sarebbe successo trovandosi davanti l'attacco della Juventus nella stessa situazione e lasciadogli lo stesso spazio e le stesse occasioni? Fortunatamente l'attacco ha compensato i disastri difensivi con due gol che hanno permesso di conquistare almeno un punto: Torres, all'esordio dal primo minuto, si è subito sbloccato con il gol che ha riaperto la partita prima della fine del primo tempo e ridato speranza a una truppa che sembrava allo sbando; Honda si è confermato come uno dei più positivi in questo avvio di stagione segnando la rete del pareggio e se quel tiro di Menez fosse finito in rete invece che sulla traversa, forse ora staremmo parlando di rimonta sensazionale, ma le cifre dicono che tutto sommato il pareggio è giusto fra due squadre che si sono equamente divisi tempi di gioco (uno a testa) e tiri in porta (più o meno uguali).

Inzaghi cambia la formazione che ha perso contro la Juventus e cerca soluzioni nuove: in difesa rientra Bonera dopo la squalifica; a centrocampo c'è l'esordiente Van Ginkel al posto di Poli; in attacco un centravanti, ovvero Torres, con El Shaarawy dirottato in panchina; per il resto la formazione è la stessa schierata sabato, perchè il turno infrasettimanale impone un po' di turn over, ma non bisogna esagerare, visto che il Milan è alla ricerca di identità e certezze. Dopo gli 80000 di San Siro e il fascino della grande sfida, ecco una partita molto meno attraente nel piccolo Castellani contro una provinciale neopromossa e si sa che sfide come questa sono autentiche bucce di banana sulle quali si rischia di scivolare e farsi molto male, se l'approccio non è quello giusto e non c'è la concentrazione giusta.

Purtroppo questi timori diventano presto realtà, perchè il Milan dopo un avvio promettente in cui cerca di fare la partita e prendere il predominio territoriale con il pimpante Menez e il volitivo Torres, si fa letteralmente dominare dall'Empoli almeno fino alla mezz'ora. Al primo calcio d'angolo in favore dei toscani è già panico autentico in area rossonera: Bonera si perde Tonelli che svetta indisturbato e batte Abbiati. Il Milan si smarrisce e va in confusione, l'Empoli si esalta e fa malissimo in contropiede e tocca ad Abbiati evitare che la fragile navicella rossonera affondi, salvando il risultato in due occasioni su Pucciarelli e Vecino. Ma la sofferenza non è finita qui e il raddoppio dei toscani arriva poco dopo, quando un pallone proveniente dalla trequarti campo, sempre da calcio piazzato, trova immobile e mal piazzata la retroguardia rossonera: Tavano fa l'assist, Bonera fa un'altra figuraccia e si fa sorprendere da Pucciarelli che manda in delirio i tifosi empolesi che si stropicciano gli occhi per la meraviglia, visto che non è cosa di tutti giorni trovarsi in vantaggio di due gol contro il Milan. Inzaghi è sicuramente più reattivo dei suoi ragazzi in campo e sfrutta l'infortunio di Van Ginkel per cambiare modulo: dentro Bonaventura e si passa al 4-2-3-1, con Torres vertice offensivo e tre dietro a lui per cercare la rimonta. Certo se Verdi segnasse il terzo gol invece di alzare il pallone di poco sopra la traversa, forse il tracollo rossonero sarebbe definitivo, invece il Milan può riprendersi, comincia a insidiare Sepe con Bonaventura e Torres e nel finale trova il provvidenziale gol dello spagnolo che riapre la partita e spaventa un po' l'Empoli; splendido il colpo di testa di Torres, che dimostra di non aver perso l'antico fiuto del gol e apre nel migliore dei modi la sua carriera in rossonero.

In avvio di ripresa non cambia il copione: Milan in avanti alla ricerca del pareggio, ma Empoli più pericoloso in contropiede e se Tavano battesse Abbiati invece di mettere a lato di poco, forse i rossoneri sarebbero costretti ad alzare bandiera bianca e ad arrendersi. Il Milan ringrazia l'imprecisione degli avversari, rimane miracolosamente in partita e rientra prepotentemente in corsa con il gol di Honda, che da posizione centrale non sbaglia e infila di giustezza il pallone a fil di palo, confermandosi giocatore pienamente ritrovato e dando ragione a Inzaghi che lo considera inamovibile. Il Milan ora ci crede, anche perchè l'Empoli non gioca più con l'intensità del primo tempo, non riesce più a pressare con la stessa ferocia e arretra il baricentro. L'occasione per completare la rimonta arriva quando Menez conclude dalla distanza, ma il pallone va beffardamente a sbattere contro la traversa. Il finale è un assalto all'arma bianca del Milan, anche perchè l'Empoli rimane in dieci per l'espulsione di Valdifiori (ammonito due volte in pochi secondi per altrettanti falli), ma riesce a resistere anche perchè la stanchezza toglie lucidità agli ultimi tentativi degli uomini di Inzaghi. 

Finisce 2-2 e in fondo è giusto così per un Milan a due volti che ha sofferto molto nella prima mezz'ora e poi si è parzialmente riscattato e che ha mostrato le solite buone cose in attacco ma è stato orribile in difesa; questo è il rischio che si corre quando ci si intestardisce a infarcire la rosa di attaccanti e trequartisti dimenticandosi che i campionati li vincono le squadre con le difese più forti ed ermetiche e, quindi, bisognerebbe rinforzare sul mercato anche questo reparto, che al Milan si considera quasi superfluo. Ora, comunque, Inzaghi deve fare di necessità virtù e lavorare con il materiale che ha a disposizione; la priorità è sicuramente trovare un po' di solidità difensiva, perchè la squadra ha giù subito otto gol in quattro partite (cioè viaggia alla media di due gol a partita) e non sempre si può sperare che l'attacco tappi tutti i buchi del colabrodo difensivo. In fondo questo pareggio sul piano del gioco e della prestazione complessiva, al netto anche del valore dell'avversario, è un'ulteriore passo indietro anche rispetto alla sfida di sabato contro la Juventus, perchè l'avvio è stato davvero imbarazzante e si è corso il rischio di subire una sconfitta umiliante; un punticino non è molto utile per la classifica, mentre la rimonta fa bene al morale, ma l'atteggiamento iniziale sicuramente non sarà piaciuto a Inzaghi e il vero obiettivo è cercare di ottenere che non si ripeta più, perchè già alla quarta giornata il Milan ha rischiato di perdere non contro una squadra più forte, ma contro avversari più motivati, si è salvato dalla sconfitta ma non può certo dirsi contento di questo risultato che lascia un po' di amaro in bocca.