Vi vogliamo così!

Vi vogliamo così!MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
giovedì 27 marzo 2014, 00:56Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan torna finalmente alla vittoria battendo la Fiorentina al Franchi: buona prestazione collettiva e di molti singoli, un gol per tempo (Mexes e Balotelli) e la reazione giusta dopo un periodo terribile.

Se il pareggio dell'Olimpico era stato il classico brodino per il malato, la vittoria del Franchi contro la Fiorentina è una sferzata di energia per provare a chiudere alla grande una stagione negativa; il Milan torna alla vittoria dopo quattro sconfitte e un pareggio e, soprattutto, ritrova il successo contro una "grande" del campionato in uno scontro diretto dopo più di un anno. Il Professor Seedorf e i suoi ragazzi superano l'esame decisivo e a questo punto l'olandese dovrebbe rimanere sulla panchina rossonera fino alla fine del campionato, anche perchè ha dimostrato di avere la saggezza e l'umiltà giusta per modificare un po' le sue idee radicali e presentare finalmente una squadra più compatta ed equilibrata, con un 4-2-3-1 che molto spesso si è trasformato in un 4-4-1-1 che ha permesso di contenere meglio una Fiorentina già di per sè poco brillante e di proteggere una difesa che ha sofferto pochissimo e rischiato il minimo indispensabile. Una vittoria non basta per poter dire che il peggio ormai è alle spalle, ma mentre tutti temevano il tracollo definitivo in due trasferte molto insidiose, sono arrivati quattro punti che forse non permettono di rientrare in corsa per un posto in Europa, ma lanciano un chiaro segnale a tutto l'ambiente: il Milan non smobilita, la squadra è ancora viva e unita e vuole finire al meglio questo campionato e giocando come al Franchi ci può riuscire.

Seedorf conferma la difesa dei minuti finali dell'Olimpico (con Bonera a destra al posto dell'infortunato De Sciglio), rilancia Muntari nella coppia di mediani accanto a De Jong, Taarabt come trequartista accanto a Kakà e Honda e Balotelli unica punta. E' questo il Milan che deve cercare la vittoria su un campo ostico contro una Fiorentina rimaneggiata, ma che vuole difendere il suo quarto posto e ha trovato nuovo entusiasmo con la vittoria di Napoli del turno precedente. L'avvio è tutto di marca viola e si rischia la beffa del classico gol dell'ex, ovvero quel Matri che con la maglia rossonera non centrava mai la porta e almeno in questa occasione applica una sorta di par-condicio e sbaglia in modo abbastanza clamoroso il gol del vantaggio. Piano piano il Milan lievita e comincia a piazzarsi nella metà campo avversaria, imponendo il suo gioco come raramente ha fatto in questa stagione, se non in rare occasioni. Balotelli prende la mira con un calcio di punizione sballato, ma poi centra la porta e per Neto sono dolori, visto che la sua respinta è un po' goffa e permette a Mexes di appoggiare facilmente in rete il gol del vantaggio. Bella la punizione di SuperMario, apprezzabile la reattività di Mexes, che da autentico rapinatore dell'area di rigore segna un gol da centravanti e si riscatta dopo un momento difficile in cui è stato pesantemente contestato insieme a molti suoi compagni. Il vantaggio esalta il Milan che continua ad attaccare e deprime la Fiorentina che ha tante assenze e altrettanti giocatori in campo sottotono. Il più grintoso fra i viola è l'ex Massimo Ambrosini che, però, rischia di causare un rigore trattenendo vistosamente Balotelli in area. Un buon Milan chiude il tempo in crescendo, controllando la partita e soffrendo pochissimo e questa è un'autentica sorpresa, viste le prestazioni delle ultime settimane.

Stesso copione nella ripresa: la Fiorentina prova a partire forte e sono sempre gli ex rossoneri i più pericolosi; Matri si divora un gol solo davanti ad Abbiati in una delle rare occasioni in cui la difesa rossonera si addormenta e rimane immobile con tante belle statuine ad ammirare una delle più belle azioni dei viola; tocca poi ad Ambrosini sfiorare il gol da pochi passi in mischia, ma il pallone finisce sull'esterno della rete e si può tirare un sospiro di sollievo. Il Milan poi riprende il controllo della partita, si riporta in avanti con pressing alto e buona organizzazione di gioco e mette in difficoltà gli avversari, sorpresi e confusi quando gli attaccanti rossoneri sono i primi ad avviare la fase difensiva ben lontani dalla propria area pressando gli avversari al limite della loro area. Emblematica l'azione in cui Honda dimostra finalmente grinta e voglia di lottare, costringe al fallo al limite dell'area Roncaglia e conquista una punizione invitante che Balotelli trasforma in gol, non con il solito tiro violento ma con una palombella deliziosa che beffa completamente Neto. Con il doppio vantaggio la sfida sembra chiusa, perchè il Milan è solido e sicuro, gioca con una personalità raramente vista in questa stagione e controlla la situazione, lasciando sfogare la Fiorentina, ma rendendola praticamente inoffensiva. E' un buon Milan proprio nel momento più difficile e con un finale tutto sommato tranquillo arriva una vittoria importante legittimata da una convincente prestazione di squadra: buona tenuta difensiva, un ottimo De Jong che ha riconquistato palloni e impostato il gioco, discreta intesa fra i giocatori offensivi e, finalmente, un Balotelli decisivo con le sue prodezze; questo è il Milan che vogliamo e che se avesse giocato sempre così forse avrebbe qualche punto in più in classifica e ancora qualche speranza di approdo in zona Europa League. La cosa importante, però, è che il Milan ha saputo rispondere a critiche, polemiche e contestazioni con i fatti, cioè con i risultati e la determinazione: ha reagito con orgoglio e conquistato una vittoria che pochi avrebbero previsto e che, unita al pareggio di domenica contro la Lazio, rende positiva la trasferta di cinque giorni in centro Italia. Ormai è tardi per coltivare sogni europei, ma non è mai troppo tardi per far bene, conquistare risultati e punti e dare finalmente qualche soddisfazione ai tifosi, presenti anche nel settore ospiti del Franchi e che hanno sostenuto la squadra dopo la grande contestazione. Il Milan si riprende e, forse, salva la panchina di Seedorf, ma, soprattutto, dimostra di non essere allo sbando come qualcuno voleva dimostrare e questo è un buon segnale in vista del finale di stagione: finalmente abbiamo visto un buon Milan, anche se non tutti i problemi sono risolti come d'incanto, ma per il momento ci possiamo accontentare ed esclamare: "vi vogliamo così!"