Vincere per salvare almeno l'onore

Vincere per salvare almeno l'onoreMilanNews.it
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domenica 23 marzo 2014, 01:19Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan affronta la Lazio all'Olimpico senza più obiettivi concreti da raggiungere, ma bisogna interrompere la serie di sconfitte e la crisi che sta travolgendo tutto e tutti.

La stagione del Milan è già finita (male), visto che a dieci giornate dalla fine del campionato non c'è alcun obiettivo da centrare, se non quello di finire dignitosamente una stagione che da negativa si sta trasformando addirittura in disastrosa. L'antivirus Seedorf sembra aver fallito la cura e il virus ha vinto, rimanendo ben radicato nella squadra e portandola a risultati addirittura più negativi di quelli della gestione Allegri. Con il Professore il Milan è stato eliminato da Coppa Italia e Champions League, è precipitato lontano anche dalla zona Europa League, ha collezionato tante sconfitte, ha segnato meno e subito più gol rispetto alla vecchia gestione e i problemi nello spogliatoio sembrano essersi moltiplicati, invece di risolversi. Ora anche Seedorf è in discussione, per la mancanza di risultati e di gioco, per la gestione del gruppo, per certi atteggiamenti che hanno irritato la società e anche chi lo aveva scelto, dandogli fiducia e carta bianca. Il Milan, insomma, è ancora una polveriera pronta a esplodere e il futuro sembra davvero incerto e fosco. Con tutti questi problemi la doppia trasferta in quattro giorni a Roma sponda Lazio e a Firenze mette i brividi e una doppia sconfitta farebbe davvero precipitare la situazione con conseguenze difficili da ipotizzare.

Seedorf deve cercare di ricompattare un ambiente scosso, deve schierare una formazione competitiva nonostante i tanti problemi e le assenze, ma, soprattutto, deve fare risultato, perchè il Milan è reduce da quattro sconfitte consecutive fra campionato e Champions League e non può perdere ancora. Tutto l'ambiente rossonero è deluso e amareggiato, a cominciare dai tifosi che domenica scorsa hanno manifestato, prima, durante e dopo la partita contro il Parma tutta la loro rabbia, contestando parte della squadra, parte della società (soprattutto Galliani e i suoi "amici" procuratori) e salvando proprietà e allenatore, anche se poi nei giorni successivi la situazione è cambiata ancora e la stessa proprietà ha cominciato a dubitare dei metodi e delle capacità di quello stesso allenatore che aveva scelto, anche e soprattutto in vista della prossima stagione. Ora sembra che sia tornato in auge Galliani, che dovrà fare da tutor a Seedorf durante il ritiro per questa doppia trasferta (il Milan si fermerà a Roma anzichè rientrare a Milano in vista della partita di Firenze) e bisognerà capire come reagirà il tecnico, visto che i rapporti con Galliani non sembravano già idilliaci prima e ora questa convivenza forzata può alimentare il malumore reciproco.

In tutto questo caos, cosa aspettarsi dalla partita contro la Lazio? Prima di tutto bisogna salvare la faccia, cioè onorare la maglia e tentare di ottenere finalmente un risultato positivo che rilanci la squadra e dia morale, autostima e un po' di entusiasmo in vista del finale di campionato in cui molti giocatori della rosa devono dimostrare di essere da Milan e provare a strappare una conferma in vista della prossima stagione, in cui ci sarà l'inevitabile rivoluzione ma in cui bisogna anche cercare di ripartire da qualche punto fermo, senza fare necessariamente "tabula rasa", dal momento che qualcosa di buono si è visto anche in una stagione così tribolata. Non sarà facile trovare le forze fisiche e, soprattutto, mentali, per fare risultato contro una squadra ostica come la Lazio e su un campo difficile, nonostante anche nell'ambiente laziale non tutto fili liscio e la contestazione nei confronti del presidente Lotito stia complicando la vita alla squadra soprattutto nelle partite casalinghe. Facile prevedere che ci sarà un ambientino particolare all'Olimpico, ma poi le squadre cercheranno di fare risultato e vincere la partita, perchè la Lazio può ancora alimentare qualche speranza di Europa League e il Milan deve interrompere al più presto la lunga serie di sconfitte, per non precipitare ancora più in basso e nel vortice di una crisi che potrebbe essere irreversibile. Molti avevano intuito a inizio stagione che ci sarebbero stati dei problemi, ma forse nemmeno il più pessimista avrebbe immaginato una situazione del genere e una squadra che era abituata a rincorrere record positivi non più tardi di qualche anno fa, ora sta rischiando di aggiornare record negativi, soprattutto dell'era Berlusconi, in cui raramente si erano vissute stagioni così negative. Adesso bisogna mettere da parte progetti ambiziosi con moduli iperoffensivi che non hanno portato risultati e bisogna giocare con umiltà da provinciale e saggezza, cercando di ottenere risultati positivi indipendentemente dal bel gioco, che contro Juventus e Atletico Madrid (nell'andata a San Siro) ha portato elogi ma non risultati e punti e anche questo non va bene, soprattutto per una squadra che stava cercando un'identità e un po' di serenità, che arriva soprattutto con i risultati. La stagione è ampiamente compromessa, non ci sono più obiettivi da raggiungere, ma il Milan deve finire il campionato in modo dignitoso e non rischiare di precipitare verso l'abisso di una crisi infinita.