La linea verde inizia a fruttare

La linea verde inizia a fruttareMilanNews.it
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lunedì 22 agosto 2011, 19:00Primo Piano
di Federico Albert

Con la vittoria nel Trofeo Berlusconi si chiude la serie di amichevoli estive dei ragazzi di Allegri. Quest'estate ha mostrato agli occhi dei tifosi, amichevole dopo amichevole, come il lavoro fatto sul settore giovanile in questi anni stia portando i primi frutti pregiati.

Con il passare del tempo, la qualità dei giovani che vengono proposti in amichevole o convocati in prima squadra sta crescendo esponenzialmente.

In questo scorcio di campionato, oltre alle buone prove dei vari Valoti, De Sciglio, Fossati e Ganz, si sono messi in mostra due giovani di cui in casa Milan si parlava da molto tempo. Procediamo con ordine.

Capello biondo, personalità da vendere, impronta Europea. Questo è l'identikit di Rodrigo Ely, brasiliano atipico, con passaporto italiano. L'interesse del Milan verso Rodrigo Ely, giovane difensore centrale classe 1993, non è una cosa recente ma risale al marzo del 2009. Proprio in quel periodo, il promettente centrale, che viene indicato come il futuro Thiago Silva, sparisce dal Brasile. La notizia viene confermata da Julio Soster, responsabile delle giovanili del club brasiliano, facendo capire che il ragazzo si trova in Italia, portato a Milano dalla dirigenza rossonera. Soster ha affermato di aver messo in mano degli avvocati un dossier denunciando i fatti alla FIFA; denuncia piuttosto velleitaria, essendo il calciatore un giovane delle infantili e non avendo quindi nessun contratto. Ely, da allora, non risultò più in nessuna delle formazioni delle giovanili del Gremio e si sarebbe allenato in una delle scuole calcio che il Milan ha in Brasile.
Successivamente è poi approdato in Italia e ha abbinato allenamenti in prima squadra con qualche apparizione nello scorso campionato primavera.
Questo prospetto di difensore giovanissimo, fa parte della scuderia Raiola e questo può solo confermare quanto valore possa avere questo ragazzino che bene ha impressionato nelle amichevoli disputate con la prima squadra. Il Milan dovrà lavorare molto sulla fase di possesso palla, dove capita troppo spesso che incappi in errori dovuti all'inesperienza e cercare di sfruttare la qualità di questo ragazzo nell' uno contro uno dove difficilmente un avversario riesce ad avere la meglio.

L'altra notizia lieta in casa Milan è l'esplosione di Kingsley Boateng, giocatore che dopo aver trascinato gli allievi alla conquista dello scudetto lo scorso anno, ha avuto un impatto esagerato nella realtà della prima squadra. Vivace, propositivo, esplosivo, abile negli inserimenti, veloce e soprattutto cercato con insistenza dai compagni e da quell'Antonio Cassano che sembra averlo adottato calcisticamente.

Il piccolo Boa, non è parente di Prince, è un classe 1994(!), ma la personalità e la prestanza fisica di questo ragazzo, che ha anch'esso doppio passaporto italo-ghanese, ha annullato il gap che normalmente sarebbe presente tra un ragazzo cosi giovane e campioni affermati. A Malmoe ha segnato il suo primo gol in rossonero e nel trofeo Berlusconi è stato adottato con grande entusiasmo dal pubblico di San Siro, che lo ha supportato per tutti i minuti in cui ha giocato e che si è stropicciato gli occhi quando un bel tiro a giro di sinitro è andato a stamparsi all'incrocio dei pali a portiere battuto.

Il lavoro dello staff rossonero sul settore giovanile sta quindi iniziando a produrre dei potenziali giocatori da Milan, sperando che il modello Barcellona non sia solo una chimera.