Gattuso: "Il mio mister X è Kakà. La situazione economica è difficile, d'accordo su un sacrificio di noi calciatori"

Gattuso: "Il mio mister X è Kakà. La situazione economica è difficile, d'accordo su un sacrificio di noi calciatori"MilanNews.it
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martedì 23 agosto 2011, 20:00News
di Federico Gambaro

Durante la lunga intervista a "Milan Channel", il veterano rossonero non si è sottratto alla strettissima attualità toccando due temi particolarmente caldi in questo momento e di diversa natura: il mercato del Milan con il fantomatico mister X e la situazione economica del Paese con la questione della tassa di solidarietà che dovrebbero pagare i calciatori: "Mister X? Io ho fatto sempre il nome di Kakà. Vederlo giocare così poco al Real e ricordare quello che ha fatto qui con questa maglia e per questa città...io credo che se riuscisse ad allenarsi come prima nel giro di 2-3 mesi tornerebbe quello di un tempo. Certo rimane un'operazione che presenta delle problematiche. Ricky è un ragazzo per bene e anche se non lo sento spesso ma il fatto di indossare nuovamente questa maglia solo per l'orgoglio di far vedere che non è finito: penso bucherebbe l’erba. Si poteva prendere anche Fabregas che rappresentava un tassello sicuramente importante per il nostro gioco ma costava troppo. Poi c'è spesso questo luogo comune che le minestre riscaldate non vanno mai bene.

Si parla di Gullit o di Sheva ad esempio, di ritorni che non sono risultati positivi come la prima volta, però Kakà è ancora giovane e potrebbe fare bene. Il problema comunque, come sappiamo, è anche la modalità di questa presunta operazione. Come ha ammesso Galliani è molto difficile e anche il prestito non è percorribile per la questione della fiscalità diversa tra Italia e Spagna". Rino, poi, dopo aver parlato dell'ex compagno brasiliano si sofferma sul futuro del calcio in relazione anche alle difficoltà economiche che sta vivendo il Paese e afferma: "Non vedo un grandissimo futuro per il calcio, non solo in questo settore ma in generale per la difficile situazione economica mondiale e del Paese. Molti ci chiedono di levarci qualcosa dallo stipendio, sicuramente possiamo fare un passo indietro. Io sono disposto a pagare le tasse più degli altri, è giusto, ma vorrei che queste venissero utilizzate per offrire più infrastrutture e più servizi al Paese e ai suoi cittadini".