Nel regno del divertimento Cassano è Re e lui è sempre Principino

Nel regno del divertimento Cassano è Re e lui è sempre PrincipinoMilanNews.it
sabato 10 settembre 2011, 08:00Primo Piano
di Francesco Specchia

Per gli amanti dello spettacolo e del calcio la Serie A non poteva iniziare meglio. La squadra campione d'Italia contro la rosa che più si è rinforzata rispetto alla passata stagione. Klose e Cissè, abbiamo spiegato tutto. Il primo giorno di scuola, quello dal rientro dalle vacanze è sempre traumatico. Dopo 21 minuti dal suono della campanella il Milan aveva già incassato due sberle. Ritmi di gioco elevati hanno reso spettacolare una sfida in cui le due rivali pensavano ad attaccare e meno a difendere. Allegri abbandona i tre mediani e schiera il neo acquisto Aquilani mezz'ala sinistra (dopo tante richieste eccola servita). Proprio il numero 18 ha la prima palla gol della partita. Profetico, il mister azzecca la mossa e l'esperto di inserimenti proveniente da Liverpool taglia la difesa biancazzurra. L'aria di derby era nell'aria. Si presenta così al suo nuovo pubblico Alberto da Roma. In proiezione offensiva il Milan sembra incontenibile, attacca gli spazi con minimo 4 uomini (gli attaccanti Cassano-Ibra, Boa trequartista e Aquilani). Il termometro dello spettacolo sale vertiginosamente. La sfida si trasforma in una incontro a metà tra la Liga e il Brasileirao. Squadre lunghe e tanti, forse troppi spazi. L'anno scorso la diga dei tre mediani filtrava tutto, non si passava. L'esuberanza offensiva di Aquilani costringe Van Bommel (subentrato a Gattuso) e Ambrosini agli straordinari. Proprio dalla sinistra del Milan, zona che doveva essere presidiata dall'ex Juve che nascono le azioni pericolose, compresi i due gol. La coperta è quella, se tiri da una parte si accorcia dall'altra. A noi è piaciuto così. Intensità e spettacolo. Lo spettacolo è stato offerto dalla premiata ditta Aquilani-Cassano. Entrambi cercano l'anno della consacrazione e trovano (il primo almeno in fase offensiva) La partita.

Il gol che porta a dimezzare lo svantaggio vede i due come architetti massimi. Il solito Ibra come è obbligato a mettere il piattone da un metro a porta vuota. Dopo aver dimostrato subito personalità attraverso sgroppate solitarie verso la porta difesa da Bizzarri, l'erede di capitan futuro vuole cancellare la rabona che diede il la al gol di Totti in Milan-Roma. "Come posso fare?" Si sarà domandato. Tocco sotto a scavalcare l'ultimo difensore offrendo a Cassano il più facile degli assist. Il barese, a sua volta, ha offerto a Ibra il più facile dei gol. Il gioco del calcio è così semplice. Il pari arriva ancora grazie ai due ex Roma. Corner del numero 18 e testa di Cassano, che in torsione trova l'angolo opposto. Ebbene sì, Cassano può anche segnare così. Tanta personalità, come accennato, per il primo, che calcia corner e punizioni (alla faccia di chi dice che non potrebbe sostituire Pirlo, almeno in quello lo fa) e tanta classe immensa per le scarpe più gialle della Serie A. Sembra lento, quasi irritante e poi… si accende. Antonio è tornato leader. Che partita la sua. Nella ripresa un palo che ha fatto la foto a Bizzarri e un assist a 5 dal termine per Ibra. Cassano apre con dolcezza la difesa biancazzurra e serve a Ibra la doppietta. Lo svedese ringrazia, così come Reja. FantAntonio c'è e si vede. La sua è una prestazione cattiva (agonisticamente parlando). La fame, la determinazione si palesano al momento dell'esultanza, rabbiosa prima e paterna poi, il ciuccio in bocca è per il piccolo Cristopher. Padre e padrone di un Milan che deve tornare a ripassare la fase difensiva ma che tutto sommato è piaciuto così. L'avversario era di livello e i fuochi d'artificio erano il modo migliore per aprire una stagione tutta da vivere.