Con Ibra la musica cambia: ecco i numeri della rinascita

Torna Ibra e ritorna il sereno. Con Zlatan il Milan ritrova quel terminale offensivo di cui aveva assoluta necessità per concretizzare il lavoro della squadra. I rossoneri, in questo primo scorcio di stagione benchè privi di molti giocatori (undici),  ha sempre cercato di  costruire una buona manovra, non a caso in campionato il possesso palla è stato mediamente del 64%  (67% col Cesena, 67,8 con l'Udinese, 63,”% col Napoli e 60% con la Lazio). La squadra di Allegri  non riusciva a finalizzare. D'altronde senza Ibra (14 reti in campionato, 4 in Champions e 3 in Coppa Italia), Pato (14 gol in campionato e 2 in Coppa Italia) e Robinho (14 in campionato e 2 in Coppa Italia) è chiaro che l'attacco, privo di punte,  fosse poco prolifico. Adesso pian piano l'infermeria si sta svuotando.

E' importante recuperare anche Boateng (3 reti l'anno scorso), altro pezzo da novanta, che contro la Juventus dovrebbe tornare in campo. Archiviamo con soddisfazione la prima vittoria in Champions con la terza rete stagionale di Ibra che ha  pure confezionato l'assist per Cassano al suo secondo gol   stagionale coinciso con la rete 2000 dell'era berlusconiana, durante la quale, è bene  ricordarlo anche a rischio di essere ripetitivi,  in 25 anni sono stati conquistati 28 trofei di cui 13 internazionali. Giusto per non dimenticare vale la pena elencarli: 5 Coppa dei Campioni, 8 Scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Fifa World Cup, 6 Supercoppa di Lega, 5 Supercoppa Europea.  Poi, giusto per rispondere a chi ha conquistato un triplete, nel 2004 il Milan ha vinto Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa di Lega. Ancora più prestigiosi i successi ottenuti nel 2007: Champions, Supercoppa Europea e Fifa world. Se poi sommiamo quanto vinto in un anno solare  dobbiamo registrare : 2 Coppe dei Campioni ('89 e '90), 2 Supercoppe Europee ('89 e '90), 2 Intercontinentali ('89 e '90).