La forza delle ali

La forza delle aliMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
giovedì 29 settembre 2011, 21:30Primo Piano
di Francesco Somma

La notizia più bella, quella con la “N”  maiuscola, è sicuramente il ritorno di Ibrahimovic. Per un motivo molto semplice: con lo svedese è tornato il vero Milan, quello capace di imporre il proprio gioco in tutti i reparti, ma soprattutto dotato di un terminale offensivo valido ed abile a mettere in difficoltà le difese avversarie. Con Ibra, insomma, gira meglio tutto il Milan.
Per ulteriori delucidazioni basta chiedere ad Abate ed Antonini, entrambi autori di un’ottima prestazione nella sfida casalinga di Champions contro i cechi del Plzen. Se dopo una stagione, quella passata, fatta di impegno, sacrificio e determinazione, Abate è candidato ad un’altra annata da pedina insostituibile, per Antonini quella contro il Viktoria era la seconda prova da titolare. A vederli giocare per la prima volta, è impossibile accorgersi che i due non sono difensori di ruolo, eppure, per strano che possa sembrare, è proprio così.

Nel giro di pochi mesi, i due prodotti del vivaio rossonero hanno compiuto passi da gigante, assimilando quasi alla perfezione le dinamiche difensive, ma anche la necessità di partecipare attivamente alla manovra offensiva.
Ieri come contro il Cesena, Abate ha sfornato numerosi cross che nessuno è riuscito a raccogliere, e di certo non inferiore è l’impegno profuso dal dirimpettaio numero 77. Perché avere un’alternativa valida al gioco per vie centrali, in Italia come in Europa, è di importanza vitale. Malgrado la mancanza di un ariete e sebbene il Milan prediliga arrivare al gol per vie centrali, sapere di potersi voltare con la certezza di trovare aiuto, può soltanto far bene. Infonde fiducia ed inietta ossigeno nella mente e nei polmoni di tutta la squadra. Con le ali, del resto, e scusate se è poco, si può soltanto volare…