... Qualcuno salvi il Piccolo Faraone

... Qualcuno salvi il Piccolo FaraoneMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 5 ottobre 2011, 18:45Focus On...
di Emiliano Cuppone

L’ennesimo infortunio di Pato gli aveva spalancato le porte di San Siro, e lui aveva saputo prendersi la scena con un gol pesantissimo, il ritorno di Ibrahimovic l’ha riportato fra le seconde scelte, quelli possibili di Robinho e dello stesso papero potrebbero indicargli la strada per la tribuna.
Stephan El Shaarawy, quando ha firmato per il Milan, sapeva benissimo che per lui non sarebbe stato facile, che la concorrenza in quel reparto sarebbe stata spietatissima, che sarebbe entrato in un’accademia importante con professori di fama mondiale, che avrebbe dovuto attendere e dimostrare ogni giorno di essere all’altezza di un’esperienza del genere.
Massimiliano Allegri l’ha già relegato in tribuna contro la Juventus, lasciando il solo Inzaghi come inutilizzata alternativa al duo Cassano-Ibra, lasciando intendere di voler attendere ancora prima di affidarsi pienamente alle innegabili qualità del giovane italo-egiziano.
El 92 dovrà sfruttare ogni allenamento per mettersi in mostra, in particolar modo in questi 10 giorni, nei quali il Milan sarà privo dei nazionali, ma il rischio di perdere momentaneamente le tracce di questo fantastico talento è concreto. Galliani ha ripetuto a più riprese di volerlo trattenere per tutta la stagione, senza cedere alla tentazione di mandarlo a fare esperienza altrove per  qualche mese, il ragazzo dovrà rimanere a Milanello, continuare il suo apprendistato da campione, e ritagliarsi il suo spazio anche a scapito di compagni illustri.
L’impresa sembra quantomai ardua: l’esclusione dalla Champions League aveva destato qualche sospetto, la diffidenza nel schierarlo quando c’erano delle alternative ha fatto il resto, El Shaarawy è l’ultima scelta di Allegri e sarà dura risalire la china quando davanti ci sono i campioni d’Italia dello scorso anno.
Il Milan in difficoltà di questo inizio stagione non può permettersi esperimenti, Allegri dev’essere concreto, utilizzare le risorse nel migliore dei modi, e recuperare punti il più in fretta possibile, rimettendo la stagione sui giusti binari.

L’esperienza dello scorso anno ha mostrato quanto il livornese sappia utilizzare i giovani nel momento del bisogno, ma Strasser e Merkel, fondamentali quando le assenze apparivano veramente troppe, hanno solo recitato il ruolo di splendidi tappa buchi, messi nuovamente ai margini quando i titolari sono tornati ad essere arruolabili.
Certo l’impegno in Champions League, nonchè l’impossibilità di utilizzare il diciannovenne nella competizione continentale, potrebbe aprire qualche spiraglio per il Piccolo Faraone in campionato, ma il ragazzo dovrà sgomitare e non poco per ritagliarsi il suo ruolo nelle fila rossonere.
Il pubblico di San Siro ha già mostrato di adorarlo, accompagnando con passione genitoriale i primi passi del piccolo campione rossonero, la società ha mostrato di contare sulle sue doti, investendo una cifra importante per un giovane innesto, i compagni hanno profuso elogi e lodi nei confronti di questo talento puro, adesso tocca ad Allegri. Il comandante toscano dovrà credere in questo baby fenomeno, dovrà dare seguito alle aspettative di tanti, dovrà “violentarsi” e dare fiducia e responsabilità ad un ragazzo che, a dispetto della giovane età, ha mostrato di avere le spalle larghe e la testa ben piantata su di esse.
Il Milan tutto deve stringersi intorno a questo splendido campione in erba, sorreggerlo ed allo stesso tempo fare affidamento su di lui, per non perdere per strada un talento unico, che potrà fare la differenza nel Milan del presente prima che del futuro.