... Diavolo al bivio: continuità o rivoluzione?

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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
venerdì 7 ottobre 2011, 14:00Focus On...
di Emiliano Cuppone

Il Milan di Massimiliano Allegri è la squadra europea con l’età media più alta, sintomo di grande esperienza per alcuni, condanna da logorio per altri.
La stagione che si sta disputando potrebbe essere quella del definitivo cambiamento, con una squadra intera (ben 11 giocatori) che si avvia alla scadenza naturale del proprio contratto, con l’incognita del rinnovo ormai alle porte, e la rigida politica societaria sui contratti degli ultratrentenni che incombe su di loro.
Adriano Galliani si troverà di fronte ad un dubbio amletico, dare continuità ad una rosa che negli ultimi anni ha regalato molte soddisfazioni, o ringiovanire il volto del diavolo con un lifting di mercato.
Per alcuni degli uomini in scadenza il destino sembra segnato, in primis per Flavio Roma, arrivato nell’estate del 2009 per tappare i buchi di un reparto che perdeva pezzi, e rimasto ai margini come terzo portiere sino ad oggi, alla soglia dei 38 anni l’estremo difensore potrebbe scegliere di lasciare il calcio o di regalarsi l’ultima soddisfazione da titolare, magari in una serie minore. Stessa sorte sembra “toccare” a Massimo Oddo, che, a dispetto della scommessa vinta con Adriano Galliani all’Olimpico lo scorso anno, non si è visto rinnovare il contratto, mandato in prestito al Lecce, potrebbe scegliere di chiudere con il Milan per svernare altrove.
Più complicata la situazione di un altro uomo del reparto difensivo, Mario Yepes, splendido protagonista lo scorso anno, che ha saputo rispondere sempre presente quando è stato chiamato in causa, ottenendo l’amore della curva rossonera. L’arrivo di Mexes, e l’intento di ringiovanire un reparto difensivo piuttosto attempato, potrebbe spingerlo verso altri lidi, sempre che Galliani non voglia regalargli un altro anno da comprimario, e sempre che lui stesso sia disposto ad accettarlo.
Discorso diverso per Gianluca Zambrotta, sino a questo momento titolare inamovibile di una fascia che doveva essere di Taiwo, ma che resta saldamente nelle mani del campione del mondo 2006, sicuramente logoro, ma ancora garanzia di prestazioni di livello assoluto.
Delicatissima la situazione di Alessandro Nesta, campione unico che al Milan vorrebbero tenere per altri 10 anni almeno, ma i problemi fisici sono tanti, secondo molti questa sarà l’ultima stagione da calciatore, società ed atleta valuteranno a fine anno, se avrà ancora voglia, sicuramente Galliani sarà felice di prolungare questo rapporto d’amore.
A centrocampo si tocca al cuore, con il capitano ed il suo vice che dovranno discutere con la società. Ambrosini resta un elemento fondamentale, al di là dei problemi fisici, quando è in campo si fa sentire, è il capitano, l’anima di questo Milan, se ne avrà ancora voglia, molto probabilmente quella fascia non gliela strapperà nessuno, almeno per un’altra stagione.

Il lottatore calabrese potrebbe mollare il diavolo, dopo anni di successi e battaglie insieme, l’offerta che giunge dalla Russia è allettante, l’ha rifiutata un anno fa per fedeltà alla maglia e rispetto per la famiglia, ma appare difficile che Gattuso rinnovi rifiutando un’opportunità economica tale.
Sempre in mezzo al campo potrebbe finire l’esperienza rossonera di un’altra colonna, il professor Clarence Seedorf ha rinnovato lo scorso anno, quando sembrava proprio che dovesse andar via, vuole vincere ancora con il suo Milan, proverà a farlo quest’anno, magari conquistando la sua quinta Champions League, come dichiarato prima della sfida al Plzen, ma a fine anno sarà ad un bivio, restare al Milan a fare da chioccia o emigrare al caldo del Brasile, dove ha sempre sognato di giocare.
Altro uomo in scadenza è Mathieu Flamini, arrivato 3 anni fa a parametro zero, con un dorato contratto da quasi 5 milioni a stagione, il brutto infortunio, che lo terrà fuori per quasi tutta la stagione, ne limita il potere contrattuale, è stato importantissimo lo scorso anno e viste le partenze imminenti di alcuni colleghi, per lui ci potrebbe essere il rinnovo, ma a cifre decisamente inferiori a quelle che percepisce oggi.
Chi sembra destinato a partire è Mark Van Bommel, pilastro del diciottesimo scudetto, uomo fondamentale ancora oggi, sembra ormai sulla via del declino fisico, logoro dopo anni passati a far legna in mezzo al campo. Proverà a ripetere quanto fatto lo scorso anno per lasciare un buon ricordo nei tifosi rossoneri, ma appare difficile che resti ancora, salvo colpi di scena, tornerà in patria al Psv, alle sue origini, con la società olandese che avrebbe già avviato i contatti ed aperto al suo ritorno.
Infine Filippo Inzaghi, per lui l’età non conta, a 38 anni e con tanti infortuni alle spalle, la sua voglia di essere protagonista non è mai scemata, sembra un ragazzino, a dispetto del volto segnato, che scalpita per fare gol anche in partitella, che vive di quell’emozione fugace che regala l’urlo di uno stadio gremito. L’eroe di Atene, secondo molti, ha mal digerito l’esclusione dalla lista Champions, c’è chi riferisce di una sua volontà di andar via già in gennaio, l’arrivo di tante punte potrebbe spingerlo altrove, per cercare quei gol europei che gli mancano per entrare definitivamente nella storia, starà ad Adriano Galliani convincerlo a restare, sempre che ne abbia realmente voglia.
Milan ad un bivio, diviso fra l’amore e la riconoscenza per campioni che ne hanno fatto la storia recente, e la “rivoluzione” d’estate che potrebbe portare nuovi protagonisti, più giovani ed affamati, meno esperti, ma maggiormente vogliosi di lasciare la propria impronta nel calcio che conta. Lasciare la strada vecchia per la nuova o sperare in un altro miracolo del “Cocoon” Milan?