Milan, il dopo Abbiati è già pronto in Olanda

Buon sangue non mente. Borislav Mihaylov, ora presidente della Federcalcio bulgara e membro dell'esecutivo Uefa, è volto noto per chi strabuzzò gli occhi dinanzi al miracolo di Stoichkov e compagni ad Usa '94. Quarto posto e miglior portiere della competizione, un matrimonio con Maria Petrova, ginnasta bulgara, ed un presente negli uffici del pallone tutto da scrivere. Il futuro, altrettanto, lo è per Mikolay Mihaylov, figlio della grande stella dell'est. Il Milan ha deciso di bloccarlo, di fermarlo, di opzionarlo. L'ha messo in ghiaccio, in attesa di capire se prenderlo a gennaio o in estate, ma la sensazione è che il futuro del ventitreenne del Twente sarà presto in rossonero.

Cresciuto nel Levski Sofia, debutta in Coppa Uefa a soli 17 anni, contro l'Auxerre. Bersagliato però dai tifosi per alcune scarse prestazioni, accusato di "forti raccomandazioni", nel 2007 è vicino a passare alla Fiorentina, ma il Liverpool brucia la concorrenza e gli fa firmare un triennale con opzioni per le altre due stagioni. Non riesce però ad ottenere il permesso di lavoro necessario e si trasferisce così in prestito al Twente che, accortosi delle sue capacità, prolunga il prestito di altre due stagioni. Nel 2010 passa ufficialmente al club olandese per 1,8 milioni di euro, firmando un contratto triennale. Adesso è il portiere titolare della Bulgaria e, in una recente intervista, ha rivelato che il Liverpool avrebbe un'opzione per ricomprarlo. Il Milan è avvertito, anche se gli scout e lo staff di mercato avrebbero già bloccato il nazionale bulgaro. Aspettando il dopo-Abbiati, i rossoneri già si muovono.