Una vita da mediano? No, grazie...
Una soluzione temporanea, da sfruttare in caso d’emergenza. La duttilità tattica di Thiago Silva lo iscrive di diritto nell’albo dei jolly, quei calciatori, o meglio, quei fenomeni in grado di risolvere più di un problema. L’eventuale avanzamento del brasiliano, però, va inquadrato nell’ottica del momento, della situazione, dell’esigenza. Togliere il più forte difensore centrale del mondo dal suo habitat naturale, infatti, per spostarlo vita natural durante sulla linea dei centrocampisti, di fatto snaturandolo, non avrebbe tanto senso.
Diverso, invece, il discorso relativo ad uno spostamento momentaneo, dettato dalle necessità: "Ho giocato da centrocampista dai 7 ai 15 anni - ha dichiarato Thiago Silva in conferenza stampa -. Non vorrei che il ruolo di centrocampista diventasse il mio ruolo fisso, ma se c’è bisogno lo faccio con piacere". Posizione, quella del brasiliano, che non fa una piega, in linea con le idee di mister Max Allegri, che non intende certo privarsi del suo difensore principe, se non in casi di estremo bisogno. La disponibilità di Thiago, dunque, è a tempo determinato: lui è un centrale di difesa, si sente un centrale di difesa (a tutti gli effetti), vive il calcio da centrale di difesa, ama quel ruolo e non lo cambierebbe certo con una vita da mediano. Andare a sostituire uno come lui poi, pescando sul mercato un campione di uguale grandezza, sarebbe un’impresa a dir poco impossibile.
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