Ansia da ex

Dopo aver affrontato l’atleta che di quella terra è il massimo rappresentante, ovvero Fabrizio Miccoli, il Milan è pronto a focalizzare l’attenzione sul Lecce, principale squadra del Salento, e su un campo, il Via del Mare, storicamente ostico per i colori rossoneri. L’ultima vittoria risale addirittura a 10 anni fa, mattatore fu José Mari. L’ultimo precedente è invece passato agli annali per la perla, splendida quanto vana, di Zlatan Ibrahimovic, autore di un sinistro parabolico dai 30 metri, poi rimontato da Giacomazzi. Lecce-Milan è una sfida dal sapore particolare non soltanto per l’impegno che richiederà alla Banda Allegri, ma anche perché metterà di fronte ai colori che l’hanno cresciuto Rodney Strasser, mediano di rottura che nel Milan targato Allegri, quello Campione d’Italia, ha giocato ed anche bene, seppure poco. Come dimenticare il piattone da tre punti pesantissimi che gli regalò Cassano a Cagliari lo scorso 6 gennaio. Un piattone che valse tanto, per il Milan e anche per lui: Allegri apprezzò la grinta e l’esplosività del centrocampista della Sierra Leone, confermandolo nel pirotecnico pareggio interno contro l’Udinese.

Il 4-4 agguantato allo scadere fu il primo vero bivio nella carriera di Rodney, fermato da un problema muscolare che lo tenne fuori fino al 9 marzo. Il resto fu panchina, e la chiamata ad una nuova esperienza, nel cuore torrido della Puglia, nel bel mezzo del centrocampo del Lecce. Dopo un inizio da riserva, Di Francesco lo ha lanciato nella mischia dal primo minuto contro il Genoa e tutto lascia intendere che farà lo stesso domenica pomeriggio contro il Milan, in una partita diversa dalle altre. O forse no: perché per quanto il Milan sia stato importante per la sua carriera, Strasser ha già il cuore giallorosso e non vede l’ora di poter dare il massimo per battere i suoi vecchi colori: “Contro il Milan come contro tutte le altre, ci sono tre punti in palio ed io farò di tutto per aiutare il Lecce a conquistarli”. E’ decisamente un ex, non v’è dubbio…