Niente scherzi...serve un'altra vittoria!

Niente scherzi...serve un'altra vittoria!MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 19 ottobre 2011, 01:30Vista dalla Curva
di Davide Bin
I rossoneri ospitano il Bate Borisov e vogliono ipotecare la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.

Rinfrancato dalla bella vittoria contro il Palermo, il Milan torna in Europa alla caccia di punti importanti e quasi decisivi per la qualificazione agli ottavi di finale; i conti sono presto fatti: vincendo contro il Bate Borisov ed ipotizzando un contemporaneo successo del Barcellona contro il Viktoria Plzen, rossoneri e blaugrana proseguirebbero il loro cammino a braccetto nel girone staccando di ben sei punti le altre due squadre con soli nove altri punti in palio e con la possibilità di chiudere il discorso già nella prima giornata di ritorno, rendendo lo scontro diretto una spettacolare "quasi amichevole" con in palio solo il primo posto del girone. Tutto ciò presuppone, ovviamente, che il Milan vinca una partita che è troppo scontato (e per questo rischioso) definire facile, contro una squadra strapazzata a domicilio nel turno scorso dal Barcellona e che il Milan ha incontrato dieci anni fa in Coppa UEFA, vincendo facilmente 4-0. Il Milan visto contro il Palermo non avrebbe sicuramente problemi a conquistare i tre punti, ma i cali di tensione sono sempre dietro l'angolo e non avere il giusto approccio alla partita, considerandola semplice e ovvia, potrebbe causare brutte sorprese e creare inutili complicazioni europee in un periodo in cui il Milan ha bisogno di concentrarsi sul campionato per risalire la china in una classifica fortunatamente corta e compatta, ma in cui i rossoneri sono "penalizzati" dalla falsa partenza a causa dei ben noti problemi di cui si è parlato a lungo in queste settimane e che non è il caso di elencare nuovamente. E' bastato ritrovare molti (non ancora tutti) infortunati "eccellenti" per rivedere un Milan in grado di dare spettacolo, divertire, vincere facilmente e non subire nemmeno un tiro nello specchio della porta. Sabato scorso abbiamo avuto la definitiva conferma (qualora ce ne fosse ancora bisogno dopo le brillanti prestazioni della scorsa stagione) che fra gli elementi fondamentali del Milan di Allegri c'è sicuramente anche Robinho, utile in attacco, prezioso per i suoi gol (ne sbaglia molti ma ne ha segnati quattordici nello scorso campionato e si è ripresentato a San Siro dopo una lunga assenza mettendo subito un pallone nella porta avversaria) ma anche perchè con il suo dinamismo aiuta in tutte le zone del campo e contribuisce a dare più equilibrio alla squadra e a rendere più compatto lo schieramento in fase di non possesso palla. Sorprendentemente il ritorno di Robinho non ha solo permesso di risolvere i problemi in attacco, ma anche in difesa, perchè è risaputo che la fase difensiva inizia dall'attacco e in questo senso avere a disposizione uno dei migliori attaccanti nel senso moderno del termine, ovvero capace non solo di essere decisivo in zona gol ma di dare una mano in copertura, correndo a perdifiato non solo in orizzontale sul fronte d'attacco ma in verticale fra i vari reparti è una vera manna dal cielo per un allenatore che apprezza molto il sacrificio e, proprio per questo, può perdonare errori sciagurati sottoporta. Ma il segreto della rinascita del Milan non è solo Robinho: c'è molto altro, c'è una condizione fisica che comincia a migliorare dopo gli stenti estivi causati dall'interruzione della preparazione per disputare la Supercoppa a Pechino, ci sono giocatori forti e di esperienza che per molte settimane hanno frequentato l'infermeria e non il campo, c'è la voglia di tornare in fretta la squadra della passata stagione che divertiva e si divertiva conquistando vittorie e primeggiando in classifica.

Con i titolari e la vittoria è tornato anche l'entusiasmo, favorito da una giornata di campionato molto positiva in cui la vittoria dei rossoneri si è combinata con le sconfitte di Napoli e Inter e le frenate di chi sta davanti, consentendo al Milan di iniziare la rimonta e cambiare radicalmente i giudizi espressi sulla "banda Allegri" prima della sosta. Per questo è necessario proseguire il momento positivo anche in coppa, non solo per ipotecare la qualificazione al turno successivo, ma anche per dare continuità alle vittorie e convincersi che il peggio è definitivamente alle spalle e la stagione può proseguire con ottimi auspici. Il Bate Borisov non appartiene certo all'elite del calcio europeo, ma va comunque affrontato con la giusta concentrazione e determinazione per evitare sorprese; i circa 50000 abbonati al girone di Champions dovrebbero consentire di avere la giusta atmosfera da sfide di coppa a San Siro, visto che anche contro il Viktoria Plzen c'era sicuramente molta più gente rispetto alle sfide di campionato, in cui lo stadio è sempre mezzo vuoto; speriamo che il previsto maltempo non convinca molti a rimanere a casa (si sa che molti hanno sottoscritto il mini-abbonamento più che altro per non perdersi l'affascinante sfida contro il Barcellona), perchè la squadra ha bisogno di sostegno e incitamento in ogni occasione e lo stimolo derivante da uno stadio pieno e ribollente d'entusiasmo può aiutare ad evitare cali di tensione. Il pubblico è sempre importante e decisivo, questa non è una novità, ma ancor di più lo è giocare come contro il Palermo, con la voglia di vincere, la grinta e la determinazione giusta che non devono mai mancare, nelle sfide più importanti e prestigiose così come in quelle con meno fascino ma comunque fondamentali, perchè valgono sempre tre punti e danno la possibilità di rendere meno complicato il prosieguo della stagione, visto che ipotecare la qualificazione può permettere di concentrarsi maggiormente sul campionato in cui c'è bisogno di un filotto di vittorie per tornare ad assaporare la frizzante aria di alta classifica. Allegri non ha ancora deciso la formazione e l'unica cosa sicura è che non ci saranno i non convocati Thiago Silva, Seedorf, Ambrosini e Pato, che vanno ad aggiungersi ai lungodegenti Gattuso e Flamini e ai fuori lista Champions Inzaghi ed El Shaarawy; sicuramente il mister ha già le idee chiare, ma ora che ha ritrovato il suo Milan e può permettersi il lusso di cambiare formazione per scelta e non per necessità (nonostante un po' di emergenza a centrocampo), vuole godersi questa possibilità, mentre prima della sosta poteva solo schierare ciò che gli rimaneva a disposizione; Allegri vuole valutare un po' tutto prima di decidere definitivamente chi mandare in campo dal primo minuto, visto che ora si può fare turn-over e il Milan è atteso da una serie di gare ravvicinate e servirà il contributo di tutti per affrontarle al meglio. Siccome, però, bisogna sempre pensare ad una gara per volta, ora concentriamoci tutti sulla sfida contro il Bate Borisov: ancora una volta l'Europa chiama e il Milan deve rispondere presente, perchè questa squadra può e deve essere protagonista su tutti i fronti!