La forza di San Siro

La forza di San SiroMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 21 ottobre 2011, 10:00Primo Piano
di Francesco Somma

Quando ci sei dentro, mettere a fuoco tutto quello che ti circonda può risultare difficile. Vedi il Milan correre, arrembare su ogni pallone, ammiri Aquilani sfoderare aperture e cambi di gioco degni di un fuoriclasse consumato, Ibrahimovic sovrastare i difensori che gli si frappongono, e soprattutto, senti boati piccoli e grandi che scuotono l’aria ed animano l’arena, calcata dal Milan e da un avversario tutt’altro che blasonato. Benvenuti nel cuore pulsante di San Siro, dove il calcio ha un sapore speciale e la forza di cambiare i giocatori, infondendo loro fiducia nei propri mezzi. A prescindere dal prestigio della partita in questione, che ieri non era delle più affascinanti ma è riuscita ugualmente a scaldare i cuori dei 66.000 presenti. San Siro è magico, ma è anche esigente: è capace di farti sentire il numero uno, ma anche di offuscarti la vista e l’intelletto.
Per esempio: nella prima ottima prova collezionata da Taye Taiwo c’è tanto del pubblico di San Siro, che dopo un’accoglienza non propriamente da beniamino, ha capito che il nigeriano aveva soltanto bisogno di un ambiente amico, e ieri, dal primo all’ultimo minuto ha fatto di tutto per farlo sentire a casa.

Una casa che l’ex Marsiglia sembrava addirittura sul punto di lasciare fino a qualche giorno fa, mentre come per incanto, contro il Bate, si è dimostrato improvvisamente calato alla perfezione nel suo ruolo, e consapevole di poter far bene con la maglia del Milan. Lo stesso discorso vale anche per Nocerino e per Aquilani, ottimi contro il Palermo, i migliori in campo contro il Bate Borisov. Non a caso, sempre a San Siro. La loro nuova casa…