Ha sbagliato Allegri?

Ha sbagliato Allegri?MilanNews.it
mercoledì 26 ottobre 2011, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
Nato a Milano, dopo i trascorsi a Radio Peter Flower e TeleLombardia, è approdato alla fine degli anni ottanta a Mediaset come inviato prima e telecronista delle partite del Milan poi. Volto noto di Milan Channel, è anche azionista del club.

Ho rivisto il secondo tempo di Lecce-Milan e mi sono esaltato! Quando la grafica indica il 3-0 per i giallorossi al calcio d’inizio della ripresa, sembra ancora impossibile, ancora oggi 48 ore dopo, che i Ragazzi abbiano compiuto l’impresa storica. Sì, storica perché è  la prima volta nei 112 anni di vita milanista che i rossoneri riescono a ribaltare uno 0-3 per poi  vincere l’incontro. E noi c’eravamo!
C’erano un po’meno gli undici giocatori che sono entrati in campo per disputare il primo tempo. Mi dicono che l’atmosfera, sul pullman della società che Antonio Cipolletta guidava dalla sede del ritiro di Acaia al Via del Mare, fosse permeata dallo choc per la tragica scomparsa di Marco Simoncelli. Molti giocatori frequentavano il pilota dal cuore rossonero. La notizia del drammatico incidente può certamente aver sconvolto l’intero ambiente e non solo. Anche all’interno dello stadio, a pochi minuti dal fischio d’inizio, si avvertiva  un’aria strana, una sensazione ovattata ben lontana dalla normale tensione che si vive prima della partita. Queste potrebbero essere certo ragioni valide per un inizio di gara stranito, molle, confuso, lento di una squadra che ha continuato per tutto il primo tempo con questa tendenza, salvo qualche sporadico tentativo nato sulla fascia grazie ad Antonini, il migliore insieme a Nocerino. L’arbitro Peruzzo ha sbagliato concedendo il rigore ai leccesi anche se in diretta il fallo pareva evidente e non fischiando il fallo su Antonini, in occasione della terza rete, ma il Milan aveva giocato così male che nessuno, nell’intervallo, si è aggrappato a questi episodi per giustificare la débacle.
Adesso possiamo, dobbiamo esaltare la conquista di tre punti spettacolari, ma è più giusto capire quali siano stati i motivi del brutto primo tempo per evitare una ricaduta. Qualcuno sostiene che Allegri abbia sbagliato formazione inserendo Ambrosini, ancora lontano dalla migliore condizione, lasciando in panchina Aquilani e soprattutto Boateng.

Il tecnico livornese, nella conferenza stampa della vigilia, aveva espresso comunque le sue preoccupazioni circa le condizioni fisiche del centrocampista romano, reduce da una affaticamento muscolare , e del ghanese contuso ad un ginocchio. Non mi sono certo sorpreso di vederli in panchina. Io ho la sensazione senza,ovviamente, una controprova, che anche con Aquilani e Boateng in campo, nel primo tempo, poco sarebbe cambiato perché nessuno sarebbe riuscito a cambiare radicalmente l’atteggiamento passivo di una squadra che pure aveva in campo Robinho, Ibrahimovic e Cassano, questi ultimi due ben più incisivi nella ripresa. Conservo ben impresse nella mia mente, alla vigilia del primo match di campionato, le parole di Allegri che batteva sul tasto della concentrazione, della fame, delle motivazioni. In questo senso i primi 45 minuti di Lecce sono stati un altro campanello di allarme ma speriamo l’ultimo perché la lezione dovrebbe essere servita. Sono certo che vedremo sempre un Milan determinato contro le grandi squadre o in Champions League, resta da capire quale sarà la temperatura corporea quando gli avversari sono di minore appeal. Non temo, dunque, cali di concentrazione contro il Parma, perché la scottatura salentina brucia ancora, né contro Roma o Bate Borisov. La prova del nove è rimandata al 6 novembre, avversario il Catania. In quel pomeriggio capiremo se sarà tornato un Milan in edizione: “Non c’è ne più per nessuno !!”.