Il Milan e la zolla fatata. Quattro gol a 500 mila euro, centrocampisti bomber per tornare a -2

Il Milan e la zolla fatata. Quattro gol a 500 mila euro, centrocampisti bomber per tornare a -2
Antonio Vitiello
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giovedì 27 ottobre 2011, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
Vive e lavora a Milano, giornalista e Direttore di MilanNews.it, redattore di Tuttomercatoweb.com. Lavora presso l'emittente televisiva nazionale "Sportitalia". Opinionista su Milan Channel e Odeon TV. Collabora con Radio Radio e INFRONT.

Massimiliano Allegri può mettere un’altra X sulla sua personale tabella di marcia, il Milan vince la seconda partita delle 4 che precedono l’impegno con il Barcellona in Champions e preparano al meglio gli altri due incontri con Roma e Catania. Per evitare di vedere i fantasmi di Lecce il Milan dopo 30 minuti aveva già chiuso la pratica Parma, con un insolito protagonista: Antonio Nocerino. Infatti non è solo la vittoria personale del centrocampista napoletano, ma di Adriano Galliani e della dirigenza milanista, capace di prelevarlo dal Palermo a soli 500 mila euro. La prestazioni di Nocerino sono migliorate di gara in gara e da quando si è stabilmente spostato sul centro-sinistra, è diventato un punto inamovibile della formazione di Allegri.
Il Milan che in tre partite segna 11 gol è un segno che la squadra è in salute, ma soprattutto che tutti partecipano alla manovra offensiva. Sono infatti 9 i giocatori fino ad ora andati a segno e sé Nocerino è momentaneamente il bomber della rosa (4 gol in campionato al fronte dei 2 segnati da Ibra) allora la spiegazione è riconducibile ad un cambio tattico e di mentalità imposto dall’allenatore.
Si nota ad occhio nudo che Ibra rispetto all’anno scorso gioca in una posizione più arretrata, spesso torna a centrocampo per impostare il gioco e a beneficiarne è tutta la squadra. Lo svedese ha notevolmente ridotto il numero di gol (solo due in campionato su 5 partite disputate) ma è determinante con gli assist, ancora uno ieri sera a San Siro contro il Parma. Sembra frutto della casualità ma al contrario è un sistema di gioco che Allegri sta sfruttando molto e bene. Infatti i numeri dei centrocampisti rossoneri parlano chiaro: 4 gol di Nocerino, 3 di Boateng 1 di Aquilani e 1 di Seedorf. La nuova arma, oltre agli inserimenti favoriti dai preziosi suggerimenti di Ibra e Cassano, sono i tiri da fuori area. Il Milan sta provando molto più spesso i tiri dalla distanza.

C’è ormai una zolla di campo che gli uomini di Allegri usano per colpire. Si tratta della posizione centrale leggermente spostata a sinistra che precede l’area di rigore avversaria. Per intenderci la zona in cui Boateng ha colpito per la prima volta con la famosa sassata in Champions con il Bate Borisov, o al Via del Mare contro il Lecce. Ieri sera Nocerino ha confermato una regola principe nel calcio, chi tira ha sempre più possibilità di segnare. Come impianto di gioco i rossoneri in passato cercavano sempre lo sfondamento per vie centrali, ma nel campionato italiano, dove le difese sono saldamente posizionate con 8-9 uomini dietro la linea della palla, si trovano notoriamente difficoltà nel trovare il corridoio giusto. L’intasamento in area aumenta il coefficiente di penetrazione con palla al piede, e il tiro da fuori area è stata un’arma mal utilizzata fino a questo inizio di stagione. Poi in tre partite consecutive tre splendidi gol dalla distanza (quattro se contiamo il tiro al volo di Boateng al Via del Mare).
Il Milan pare aver riacquistato la sicurezza dei bei tempi e questa vola la formazione preparata a tavolino da Allegri non sortisce nessun effetto sorpresa, i ragazzi scesi in campo svolgono al meglio ogni compito, in una gara nemmeno tanto complicata dove il risultato non è mai stato in discussione. In un campionato dove la capolista ha 16 punti dopo 8 partite giocate, c’è spazio anche per qualche errore, anche se il tempo di sbagliare è finito. Per migliorare questa squadra va registrata la difesa, che ha subito la metà dei gol incassati in tutta la passata stagione, questo sì che è un dato su cui riflettere e lavorare.