Da ranocchio a principe
Giudizi eccessivamente negativi nel post di Barcellona-Milan, quando la "compagine di vecchietti" ha ottenuto un pareggio in trasferta contro la squadra più forte del mondo, mentre l'altra milanese le prendeva in casa da avversari a dir poco inferiori, poi le luci tutte sui rossoneri. L'ambiente si carica e vede la vetta, Guardiola sprona i suoi e chiede tre punti per giocarsi la leadership in quel di San Siro, il Milan passa da "ranocchio" a "principe" o aspirane tale. Contro il Bate l'occasione ghiotta, anche se va rispettato tanto l'avversario, quanto la tradizione, ma i tre punti potrebbero sono alla portata. Ibra e co. hanno l'obbligo di crederci, giocarsela e poi impegnarsi nello scontro con i blaugrana, la testa del girone non è utopia.
Allegri è costretto agli straordinari, la sorte non lo sta aiutando, ma il gruppo è concentrato e con certi valori si può osare senza timore. Cassano è out, ora il peso della maglia n.99 passa sulle spalle di Robinho, quello che oltre ad essere un meraviglioso fantasista-operaio, dovrà riscoprirsi assist-man e magari finalizzatore. Giocate e genio sono nel suo dna, guizzi messi da parte per imposizioni tecnico-tattiche, volute dal campionato italiano più che dal mister, il brasiliano dovrà ricorrere a tutto il suo repertorio, per garantire ai compagni lo spessore massimo, atto al proseguo della decisa rincorsa e scalata alla vetta. Gli appuntamenti si fanno fitti e quanto mai importanti, nessuna delle occasioni può essere lasciata al caso, stasera una delle più importanti, i rossoneri sono chiamati all'appello, devono gridare: "Presenti!".
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