Ibrahimovic torna a segno in Europa, Ganz fa il suo esordio in Champions, ma il Bate rovina la dedica vittoria a Cassano. Nuovi scenari di mercato in attesa di notizie da Galliani

Ibrahimovic torna a segno in Europa, Ganz fa il suo esordio in Champions, ma il Bate rovina la dedica vittoria a Cassano. Nuovi scenari di mercato in attesa di notizie da GallianiMilanNews.it
© foto di Giulia Polloli
mercoledì 2 novembre 2011, 00:00Milanello in rosa
di Giulia Polloli
Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.

Quella con il Bate Borisov è stata di fatto una partita a due facce. La discriminante il gol di Ibrahimovic che prima entusiasma, ma poi fa sedere la squadra su un risultato che era troppo esiguo per garantire una certezza matematica di vittoria.
Il Milan aggredisce il Bate, che sembra non avere risorse per ostacolare le manovre di Ibra e compagni. Lo svedese è in forma, duetta con il brasiliano, andando a spegnere i fuochi nemici che lo vorrebbero impaurito e titubante in Europa. Robinho in evidenza spreca però in qualche occasione. Poi l’invenzione sul gol, con un’apertura dalla sinistra che finisce al cecchino svedese: vantaggio e dedica ad Antonio Cassano.
Il Milan potrebbe raddoppiare e triplicare, anzi sono molte di più le azioni da gol create, ma sembra aver perso la verve mostrata nei primi minuti. Qualcosa si blocca nella manovra rossonera, i campioni da leoni sembrano trasformarsi in mansueti agnellini e il Bate ne approfitta. Il gol del pareggio arriva su calcio di rigore: Abbiati intuisce ma nulla può. Nel finale l’attacco massiccio ai pali rossoneri mette alla prova la reattività del portiere, che risponde in modo eccelso, allontanando, ancora una volta, i fantasmi di altre cattive prestazioni.
C’è spazio anche per l’esordio di Simone Andrea Ganz, che con il numero 56 entra sul campo regalando la speranza di poter intonare quel coro tanto caro al padre, che però per ora rimane solo scritto su spartiti impolverati.
Il Milan è partito per la Bielorussia con l’ansia per Cassano: questo non è un alibi, anzi doveva diventare la marcia in più per regalare al compagno di fronte alla tv in un letto di ospedale una grande gioia. Ma qualcosa ha annebbiato la mente dei rossoneri, rendendoli troppo poco incisivi e addirittura in balìa degli avversari nell’ultimo quarto d’ora.
Ora bisogna archiviare questo pareggio e, per la competizione europea da sempre in primo piano negli obiettivi rossoneri, concentrarsi sul big match che andrà in scena a S.Siro il 23 novembre: il Barcellona e un’ottima prestazione contro gli uomini di Guardiola scaccerebbero definitivamente i dubbi su questa formazione. Al contrario in prossimità del mercato di gennaio, si potrebbero aprire nuovi scenari.
Ragionando per difetto: se Cassano dovesse tardare nel suo rientro tra i ranghi, con Pato infortunato, anche se forse pronto al rientro, ma con l’incognita sulla sua fragilità muscolare, con Inzaghi dato addirittura partente, nonostante le parole profuse da mister Allegri per tenerlo in rossonero, rimarrebbero Robinho e Ibrahimovic a dover gestire un intero reparto per tutto l’arco della stagione, con la possibilità di far entrare El Shaarawi e Ganz almeno in quelle gare in cui la tensione agonistica può risultare coerente vista la loro giovane età e la loro scarsa esperienza in massima serie. Premetto: io sono invece dell’idea che la scuola spagnola o comunque estera in genere, siano quelle da cui imparare i dettami in materia di giovani.

Un ragazzo aggregato alla prima squadra, non crescerà mai definitivamente se non gli si dà la possibilità di misurarsi sul campo, di fronte al pubblico, con avversari che non tirano indietro la gamba. Ma questa teoria in Italia sembra essere ancora largamente utopica. Però, e Allegri e il suo modo di pensare mi vengono in soccorso, Merkel e Strasser, gettati in mischia in periodo di vacche magre, stanno dando i risultati attesi.
Torniamo al mercato. Anche l’infortunio di Gattuso e il protrarsi dell’assenza di Flamini lasciano sguarnito il centrocampo. Aquilani a Roma è stato tra i migliori in campo, ma nella partita di Champions non era che l’ombra scura di quello stesso giocatore. Nocerino si è trovato anche proiettato in area avversaria, dà continuità alla sua prestazione, Ambrosini però gioca ancora a fasi alterne. Seedorf al rientro dopo l’infortunio al ginocchio avrà bisogno ancora di qualche gara per ritornare con i novanta minuti nelle gambe. Van Bommel in questo momento è l’uomo più in forma. Dalla partita di ieri esce con qualche acciacco anche Nesta, Antonini è stato rimpiazzato da Taiwo, che deve migliorare la fase difensiva, ma che in profondità è stato utile alle manovre rossonere.
Ergo: il Milan, nella peggiore delle ipotesi, l’ho già sottolineato, dovrebbe catapultarsi in modo massiccio sul mercato di gennaio, cercando di accaparrarsi un giocatore davanti che possa fare la differenza e facendo finalmente accasare, almeno Montolivo, tra le fila rossonere.
Ma un intervento di questo tipo basterebbe ai sogni di gloria rossoneri?
Saranno le prossime partite e poi la sosta per le nazionali a ridisegnare lo stato di forma della squadra di Allegri. Intanto tutti si stringono attorno a Cassano, in giornata Galliani ha annunciato l’emanazione di un comunicato stampa che ragguaglierà il mondo sulle condizioni dell’attaccante rossonero.