Ti aspettiamo!

Ti aspettiamo!MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
mercoledì 2 novembre 2011, 16:00Primo Piano
di Francesco Specchia

Una piccola finestra da cui guardare un mondo che ti vuole bene, fermo su un letto di ospedale. Impensabile se ti chiami Cassano, sei giovane, forte e pieno di vivacità. Il Cassano tanto amato non è il numero 99 rossonero ma Totò, un ragazzo che per le vie di Bari Vecchia era ben voluto tanto quanto lo è adesso, al top della sua fama. L'Italia trattiene il fiato perché il suo genio, la sua sregolatezza lo rendono umano, lo avvicinano al ragazzo di 29 anni che in fondo è. Ibrahimovic, Antonini, Raiola, tante le visite per il fantasista, tanto il calore ricevuto. I tifosi lo sostengono per quanto possono, off limits il reparto neurologico del Policlinico. Non mancano striscioni e cori ad inneggiare il campione e invitarlo a tornare ad esultare sotto la sud.
Un abbraccio virtuale arriva anche dal più grande. Diego Armando Maradona ricorda quanto il calcio abbia bisogno di lui, di Antonio Cassano. "Ci sono momenti in cui l'uomo, più che il calciatore, deve essere forte. Per se stesso, per i suoi figli, per la sua famiglia. Sono i momenti della sofferenza. Anche quella fisica. So di che cosa parlo e so che in questo momento, caro Antonio, capisci bene quel che voglio dire. A te, sto pensando molto in questi giorni. L'accidente che ti è capitato mi ha colpito nel profondo. So quali sono i pensieri, le paure, i tormenti che si stanno rincorrendo nella tua mente". Chissà cosa penserà la testa del barese. Sempre criticato, a Milanello ha trovato la sua consacrazione, la sua miglior stagione della sua lunga carriera, sempre candita da qualche "cassanata". Ora, questo scherzo non ci piace. Quanti pensieri frulleranno nella mente di Antonio. E' tempo di aspettare, solo qualche mese. A comunicarlo è il sito ufficiale del Milan: "AC Milan, in base ai rapporti medici del Policlinico di Milano, comunica che Antonio Cassano ha manifestato una sofferenza cerebrale su base ischemica. Gli esami strumentali e neuroradiologici hanno richiesto 72 ore per il loro svolgimento ed hanno evidenziato la sofferenza di un'area cerebrale circoscritta che non ha determinato deficit neurologici persistenti. La causa è stata identificata nella presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale, evidenziabile solo con sofisticati esami specialistici. La tempestività della terapia instaurata ha permesso un rapido recupero e miglioramento delle condizioni cliniche che sono buone.
Il calciatore verrà sottoposto nei prossimi giorni a un piccolo intervento di cardiologia interventistica (chiusura del forame ovale), i tempi di recupero per il ritorno all'attività agonistica saranno meglio definiti dopo l'intervento, ma verosimilmente saranno di qualche mese".

Forza Antonio!