Da Cassano a Pato... Passando per Superpippo

Da Cassano a Pato... Passando per SuperpippoMilanNews.it
giovedì 3 novembre 2011, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
Nato a Milano, dopo i trascorsi a Radio Peter Flower e TeleLombardia, è approdato alla fine degli anni ottanta a Mediaset come inviato prima e telecronista delle partite del Milan poi. Volto noto di Milan Channel, è anche azionista del club.

Peccato o… per fortuna! Partiamo dalla fortuna di aver individuato il problema che ha costretto Antonio Cassano al ricovero in ospedale dopo il malore di sabato notte. Tornerà tra 4-5 mesi e al milan mancherà tanto. Non stiamo parlando del suo spiritio e della sua allegria ma soprattutto della sua classe e delle sue doti tecniche. Oggi antonio cassano è il miglior giocatore italiano, il più completo, il più decisivo. Solo in questa stagione si contano 7 assist e 3 gol per un totale di 15 passaggi vincenti in maglia rossonera. Il Milan pero dopo Gattuso deve rinunciare anche a un'altra sua colonna e allora diventano fondamentali i ritorni di Pato e Pippo.

Allegri aveva informato Inzaghi, fin dall’estate scorsa, delle sue intenzioni davanti a lui Ibra, Pato, Robinho, Cassano e forse anche El Shaarawy ma Pippo non aveva esitato a rispondere: “Me la voglio giocare fino in fondo!”, non poteva immaginare l’esclusione dalla lista Champions e quattro partite senza nemmeno una convocazione. Lui si sta allenando con la stessa voglia, con la stessa caparbietà e grinta ma certamente solo la partita, il cemento agonistico, può affinargli la forma ma oggi, dopo la forzata assenza di Cassano, deve rappresentare ancora una risorsa fin dalla prossima partita con il Catania. Poi toccherà anche a Pato, atteso dai mesi più importanti della sua carriera. Lo ha capito bene “come d’Incanto” che tutte le mattine, alle 08:45, entra a Milanello per le sedute in palestra, preciso, puntuale, serio. Deve continuare con questo spirito e con questa costanza innanzitutto per evitare ricadute che solo pesanti allenamenti dettati dai medici americani possono aiutarlo a prevenire ma oggi, i tifosi del Milan, si aspettano da lui anche un salto di qualità anche sul piano del carisma, della personalità e dell’orgoglio. Il suo talento è indiscutibile, il suo fiuto del gol lo può aiutare a raggiungere e superare Shevchenko e Nordhal ma il pubblico rossonero, i suoi compagni e il suo allenatore vogliono che diventi il grande campione di questi anni di inizio secolo, il giocatore che i giovani vogliono e devono imitare, il fuoriclasse simbolo del Milan che punta alla seconda stella.