Milan, festa del gol dedicata a Cassano

Milan, festa del gol dedicata a CassanoMilanNews.it
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lunedì 7 novembre 2011, 01:30Vista dalla Curva
di Davide Bin
I rossoneri segnano altre quattro reti e battono nettamente il Catania "ammazzagrandi" realizzando il filotto di vittorie richiesto da Allegri

"Vinciamole tutte da sosta a sosta e poi vediamo a che punto saremo!" Così disse mister Allegri durante la pausa di campionato ad ottobre, quando tutto sembrava andare male in casa Milan e i rossoneri erano reduci dalla netta sconfitta di Torino; l'allenatore è stato accontentato, il filotto di vittorie in campionato è arrivato e il Milan è più vicino alla vetta, anche se il rinvio di Napoli-Juventus non permette di quantificare esattamente quanto manca per raggiungerla (ma al massimo sarebbero due punti, quindi una situazione ottima vista la situazione di partenza cinque partite fa); se poi vogliamo aggiungerci anche la qualificazione agli ottavi di Champions, raggiunta con due giornate di anticipo grazie ai risultati ottenuti contro il Bate Borisov, il quadro è molto soddisfacente, anche perchè il Milan ha dimostrato di essere una vera macchina da gol in cui segnano tutti, attaccanti, centrocampisti e anche difensori e ciò permette di compensare ampiamente le distrazioni di una difesa molto meno ermetica rispetto alla scorsa stagione. Nelle ultime cinque partite sono arrivati ben tre poker di reti, l'ultimo dei quali rifilato al Catania di Montella in una partita vinta in scioltezza contro un avversario che, nonostante il pesante passivo, ha confermato le sue doti di buona squadra che, non a caso, aveva battuto Inter e Napoli e costretto al pareggio Juventus e Lazio. Un Milan in salute, quindi, nonostante le assenze e capace di mettere sotto nettamente una squadra che poteva creare problemi, ma quando i rossoneri decidono di fare sul serio è davvero difficile resistere, visto il grande potenziale, soprattutto in attacco: quando Ibra è ispirato, quando Robinho inquadra la porta, quando i centrocampisti sostengono l'attacco e si inseriscono negli spazi, quando i terzini spingono, crossano e addirittura segnano (Zambrotta) non ce n'è per nessuno e il popolo rossonero può divertirsi e cominciare a sognare, visto che il Milan ha gli stessi punti dell'anno scorso e sta cominciando a lievitare esattamente nello stesso periodo della scorsa stagione.

Allegri deve ridisegnare la formazione per colpa delle tante assenze per infortuni vari ma anche per squalifica (Nocerino e Boateng): Bonera sostituisce Nesta, Zambrotta riprende il posto in fascia sinistra, il centrocampo è un po' meno di sostanza e un po' più di qualità, visto che Van Bommel viene dirottato in panchina, al suo posto c'è capitan Ambrosini e ai suoi fianchi Seedorf e Aquilani, con Emanuelson trequartista o, se volete, vertice alto di un rombo di centrocampo con molti "piedi raffinati", a dimostrazione del fatto che l'allenatore rossonero sa essere "camaleontico" in base ai giocatori che ha a disposizione e, dopo aver creato il Milan dei mediani nella scorsa stagione, ora sta provando altre soluzioni, che magari lasciano meno protetta la difesa ma sostengono meglio l'attacco. La giornata piovosa tiene lontano il grande pubblico da San Siro, ma questa ormai non è più nemmeno una novità, anche se questa volta non c'è nemmeno la scusa dell'orario, visto che per la prima volta nelle partite casalinghe non si gioca in notturna ma alle 15 della domenica. Come sempre il settore più pieno dello stadio è la curva, laddove c'è anche la presenza di alcuni tifosi bresciani con tanto di striscione; per questo si sentono cori "pro-Brescia" e "anti-Atalanta", ma anche contro la Roma (tanto per ricordare la recente trasferta nella capitale), visto che i tifosi del Catania sono pochissimi e non c'è nemmeno gusto ad accanirsi contro di loro. Ma la Sud non dimentica la popolazione alluvionata, esponendo uno striscione e, soprattutto, si ricorda di un campione che sta attraversando un momento delicato della sua vita, prima ancora che della sua carriera e incita a gran voce Antonio Cassano, che non può essere in campo ma è ben presente nella mente di tutti e al quale va l'augurio di uno stadio intero.

Il Milan vuole finalmente dedicare una vittoria a FantAntonio, dopo il tentativo fallito a Minsk e parte in quarta con l'acceleratore premuto; subito qualche potenziale buona occasione e poi arriva l'episodio che permette di sbloccare la partita: netto fallo in area di Lanzafame su Robinho, sul dischetto va Ibra che non tira certo un gran rigore ma il pallone passa sotto il corpo di Andujar ed entra in rete ed è questo ciò che conta. Partita sbloccata velocemente e con facilità, ma tutto ciò non inganni, perchè il Catania è una buona squadra, dimostra di meritare la buona classifica che ha, se la gioca a viso aperto anche dopo aver subito il gol e reclama un rigore per un tocco di mano di Zambrotta che, però, francamente sembra involontario. Ibra e Robinho hanno voglia di divertire e divertirsi; Seedorf, Aquilani e Emanuelson li supportano al meglio, la difesa regge anche se a volte si sente l'assenza di Nesta; insomma tutto gira a meraviglia, anche se la partita è equilibrata e il Milan la domina solo perchè ha più qualità del Catania, soprattutto in attacco. Ibrahimovic è ispirato, soprattutto come uomo assist e lancia alla perfezione Robinho, che entra in area, sfrutta uno scivolone di chi prova a contrastarlo e batte Andujar con un delizioso tiro a giro sul secondo palo che fa esplodere San Siro. Partita virtualmente chiusa anche se siamo solo a metà del primo tempo e il Milan potrebbe dilagare con lo stesso Robinho e con Seedorf, che sfruttano con i loro inserimenti gli splendidi assist di Ibra, ma trovano sulla loro strada Andujar a sbarrargli la porta, oppure sono imprecisi nelle conclusioni. Ci provano anche Aquilani con un gran tiro dalla distanza fuori di poco e Ambrosini con un colpo di testa da zero metri respinto sulla linea, su un calcio d'angolo finalmente battuto direttamente verso l'area senza passaggini corti che indispettiscono per la loro inutilità. Il Catania, però, non si arrende e Bonera deve salvare sulla linea con Abbiati a terra per un precedente intervento falloso di Bergessio non sanzionato da Gervasoni, ma il primo tempo si chiude con gli applausi convinti dei tifosi rossoneri che hanno ammirato una squadra brillante e molto concreta.

Bonera rimane negli spogliatoi a causa di una brutta botta in testa che lo costringe ad accertamenti in ospedale; al suo posto c'è Yepes, sempre molto acclamato dal popolo rossonero. Il Milan non ha la necessità di tenere alti i ritmi e prova a risparmiare energie, ma non disdegna ripartenze velenose e tentativi di chiudere definitivamente la partita, perchè contro questo Catania non ci si può permettere distrazioni. In effetti Montella prova a giocarsela e la sua squadra tenta di infilarsi centralmente nella difesa rossonera, poco protetta da un centrocampo come quello odierno che fa poco filtro, ma Abbiati non corre troppi pericoli e la sofferenza dura poco, visto che il Milan chiude definitivamente la partita poco dopo metà tempo: ancora un assist illuminante di Ibrahimovic, Robinho ringrazia e conclude verso la porta e si innesca una strana carambola con Andujar che respinge, Lodi che pasticcia in quanto pressato da Seedorf e la palla che entra in rete, non si sa come ma l'importante è che varchi la linea; difficile capire in diretta chi sia il vero autore del gol, ma alla fine si riesce a stabilire che in pratica si tratta di autorete di Lodi, ma soprattutto del 3-0 che dovrebbe mettere definitivamente al tappeto il Catania. E qualora ci fossero ancora dubbi, arriva anche il poker, grazie ad una punizione rasoterra di Aquilani che Andujar respinge sui piedi di Zambrotta; Yepes (oltretutto in posizione dubbia) si scansa e il terzino può festeggiare il ritorno al gol dopo molto tempo e, soprattutto, coronare un'ottima prestazione personale. A questo punto Allegri potrebbe completare subito la serie delle sostituzioni, invece aspetta inspiegabilmente qualche minuto, poi finalmente si decide ad inserire uno scalpitante Inzaghi e Antonini al posto di Robinho e Seedorf; ovazione per SuperPippo, in verità acclamato fin da quando si è alzato dalla panchina ad inizio ripresa e l'attaccante rossonero dimostra subito una gran voglia di tornare al gol dopo un anno (ultime reti al Real Madrid proprio ai primi di novembre 2010) e di fronte alla squadra contro la quale ha segnato l'ultimo gol in campionato (Catania a settembre 2010), ma questa volta la favola non ha il solito lieto fine e SuperPippo si vede respingere in angolo di un soffio una conclusione che sembrava vincente; la sua espressione delusa e la sua disperazione da bambino al quale è stato tolto il giocattolo più bello la dice lunga sull'immensa voglia di giocare (e segnare) che ha ancora questo eterno Peter Pan del calcio italiano ed è proprio per questo che i tifosi rossoneri gli vogliono tanto bene. Purtroppo Inzaghi rimane a bocca asciutta, ma il Milan ha già completato la sua abbuffata di gol e alla fine si può festeggiare la quinta vittoria consecutiva, un pokerissimo di successi ottenuto con un altro poker di reti, davvero niente male per una squadra che solo un mese fa veniva definita in crisi ed irriconoscibile.

Missione compiuta per un Milan che ora rientra prepotentemente in lotta per lo scudetto, anche perchè, nonostante gli ottimi risultati, ha ancora notevoli margini di miglioramento: deve recuperare alcuni giocatori infortunati, deve ritrovare la forma migliore di alcuni suoi pilastri (ad esempio Van Bommel), deve cercare di tornare più ermetico in difesa senza che ciò vada a discapito di una grande prolificità in attacco. Ora c'è la sosta e Allegri la può sfruttare proprio per ottenere tutto ciò, visto che in passato ha dimostrato di essere molto abile ad utilizzare le pause del campionato per migliorare il rendimento della sua squadra. Il Milan visto contro il Catania ha dimostrato di avere un enorme potenziale offensivo, nonostante l'assenza di Cassano e un immenso Ibrahimovic che si sta scoprendo meno goleador ma più rifinitore, dispensando assist da autentico n°10. Nessuno si è accorto delle assenze di Nocerino e Boateng e ciò è merito delle prestazioni di Aquilani, Seedorf ma anche del tanto discusso Emanuelson, che sta crescendo e sta dimostrando di poter essere utile alla causa rossonera. Il Milan ha organizzato una vera festa del gol da dedicare all'amico Cassano, ma anche a tutti i tifosi rossoneri che hanno gradito e ringraziato con generosi applausi per una squadra che sa dare spettacolo, segna a valanga con molti giocatori diversi e lancia un messaggio forte e chiaro al campionato: il Milan c'è e strappargli il tricolore cucito sulle maglie sarà impresa ardua per tutti!